ANNO 14 n° 116
''Viterbo ambiente l'interdittiva non è per fatti di mafia''
02/12/2015 - 16:34

VITERBO – Sull'interdittiva firmata nei giorni scorsi dal prefetto Rita Piermatti nei confronti della Viterbo Ambiente, interviene il difensore dell'ingegner Rosario Carlo Noto La Diega (arrestato nel giugno scorso insieme ad altri otto tra dirigenti comunali e amministratori delle società dei rifiuti).

''Ritengo doveroso sottolineare – scrive l'avvocato David Brunelli - che nel provvedimento del prefetto di Viterbo non si fa alcuna menzione a collegamenti esistenti tra l'assetto societario di Gesenu. e la vicenda giudiziaria che interessa la procura romana nota come Mafia capitale. La società perugina è richiamata nell'atto prefettizio ricevuto dalla Viterbo Ambiente unicamente in ragione dell'interdittiva già ricevuta dalla stessa, nonché per il ruolo dirigenziale rivestito in entrambe le società dall'ingegner Rosario Carlo Noto La Diega, che è stato amministratore delegato della società perugina fino al luglio 2013 e presidente della cooperativa sino al giugno 2015''.

Dunque, secondo l'avvocato, si tratta soltanto della carica di Noto La Diega e dai fatti perugini: ''Nell'interdittiva – prosegue il legale - si fa riferimento ad alcuni procedimenti penali che vedono coinvolto l'ingegner Noto La Diega, ma è importante sottolineare che si tratta di null'altro che delle medesime indagini già richiamate nel provvedimento prefettizio emesso nei riguardi della Gesenu, aventi ad oggetto fatti inerenti all'esercizio dell'ordinaria attività di gestione dei rifiuti, senza alcun collegamento ad attività di tipo mafioso ed, in particolare, al procedimento noto come Mafia capitale. Aggiungo che tali procedimenti, sono tutti in corso di istruttoria e che il mio assistito non è stato interessato ad oggi da alcuna condanna''.





Facebook Twitter Rss