ANNO 14 n° 88
Viterbese, un derby da non fallire
I gialloblu di mister Nofri a caccia
dei tre punti con la Flaminia
18/10/2015 - 00:00

VITERBO - Un derby per due, con da un lato una Viterbese affamata, a caccia di punti per iniziare a scalare una classifica ancora troppo brutta per essere vera, e dall'altro una Flaminia che aveva destato buone impressioni in avvio di campionato salvo poi perdersi nelle ultime, amare sconfitte che la inchiodano a soli 5 punti in graduatoria.

C'è tutto questo e anche di più nel derby in scena oggi pomeriggio allo stadio Rocchi, quando i gialloblu ospiteranno i cugini falisci con un solo risultato possibile: la vittoria, sfuggita già troppe volte in questo avvio di stagione e necessaria per iniziare la rincorsa alla vetta del campionato, obiettivo dichiarato fin da questa estate.

Nofri, che ha esordito con una buona prestazione sul campo della Nuorese, non ha voluto scoprire troppo le carte, confermando però che difficilmente vedremo troppi cambiamenti rispetto all'undici titolare sceso in campo sette giorni fa in Sardegna.

Probabile che si riveda in campo dal primo minuto l'argentino Cuffa, deludente nelle prime uscite ma autore di una buona prova a Nuoro, con i soliti Giannone e Nuvoli in mezzo e Nohman nel ruolo di centravanti. Addessi dovrebbe essere confermato titolare, qualche dubbio in più riguarda Fabio Oggiano, un po' altalenante fin qui: l'esterno potrebbe cedere il posto a Neglia.

Sarà la sfida dei tanti ex, a partire dal capitano della Viterbese Scardala che alla vigilia ha dichiarato: ''Non è una partita speciale, dobbiamo vincerle tutte senza pensare all'avversario di turno''. Dall'altra parte, squalificato Bricchetti, occhi puntati soprattutto sul tandem offensivo a disposizione di Vigna, quel duo Vegnaduzzo-Cardillo sicuramente temibile sull carta.

Proprio Vegnaduzzo andò a segno nell'ultimo derby ufficiale (amichevoli a parte) nel 2013, quando ancora vestiva la maglia gialloblu: finì uno a uno e la speranza del pubblico viterbese è che il bomber argentino, passato ora dall'altra parte, sia stavolta più clemente con i rivali.






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