ANNO 14 n° 116
Viterbese, testa bassa e cuore contro l' ''Orso grigio''
Allenamenti in vista dell'Alessandria
01/12/2016 - 02:00

di Stefano Renzo

VITERBO –    Alessandria – Viterbese è gara senza precedenti. Le due squadre nella loro storia centenaria non si sono infatti mai incontrate e quello in programma domenica allo stadio ''Moccagatta'' è quindi confronto inedito.

Una partita alla quale la Viterbese pensa dall’inizio della stagione. Prima forse convinta di potere andare a giocarsela alla pari, adesso, visto il comportamento tenuto dalla due squadre nelle prime 15 giornate, forse con fare meno baldanzoso ma ugualmente pronta ad affrontare la sfida, comunque cosciente che molti dei pronostici sono dalla parte dei piemontesi. Fermo restando che in via della Palazzina, dove nessuno è disposto a rassegnarsi in anticipo, per cercare di rendere meno scontato il pronostico ci si appella anche ai luoghi comuni, più o meno abusati, tipo ogni partita fa storia a sé, oppure la legge dei grandi numeri afferma che prima o poi perderà una partita anche l’Alessandria, anche nella circostanza di domenica la squadra che non avrà nulla da perdere è proprio la Viterbese, E via di questo passo per il tipico chi più ne ha più ne metta.

 Una gara comunque da giocare, insomma, e comunque da preparare nel modo migliore possibile, sia sul piano tecnico tattico che su quello mentale. Anche se, come dice anche mister Cornacchini, questa settimana non c’è necessità di raccomandare la concentrazione in quanto l’adrenalina nelle file gialloblu è alta già da domenica sera. Sul piano tecnico-tattico, assicura sempre il tecnico, la Viterbese sta lavorando per trovare le soluzioni migliori per cercare di contrastare l’avversario piemontese. Quali siano le mosse che il tecnico gialloblu abbia in mente non è dato saperlo, probabilmente qualcosa si potrà capire oggi pomeriggio quando, a Grotte di Castro, i gialloblu disputeranno l’abituale galoppo di metà settimana.

 Ma poi, il diavolo alessandrino è così ''brutto'' come lo dipingono o piuttosto sono bruttini gli avversari che accusano almeno sei punti di distacco dopo quindici partite giocate? La verità probabilmente sta nel mezzo, anche se la squadra allenata da Piero Braglia (un 61enne di Grosseto che nel suo palmares ha quattro campionati di C ed una coppa Italia vinti) fino ad oggi ha offerto numeri da primato: 15 gare giocate, 13 vinte e 2 pareggiate, unica squadra imbattuta in Italia, dalla serie A alla serie C, vanta la seconda migliore difesa (dopo quella del Catania), il migliore attacco dell’intera Lega Pro ed il primo marcatore della terza serie italiana, l’argentino Pablo Andrés Gonzàlez, 31 anni, 13 gol realizzati in 15 gare.

Ma l’Alessandria non è solo il suo bomber argentino, in fatto di gol già realizzati è anche Bocalon (8 centri per lui) ed in generale è un complesso costruito, con notevoli investimenti, per vincere il campionato, per tornare in serie B, quella serie B che manca da oltre 40 anni, dalla stagione 1974-75. E’ gran parte della squadra, arrivata ''solo''quarta al termine della scorsa stagione nella quale è stata semifinalista, contro il Milan, della Tim Cup. A quell’organico sono stati aggiunti alcuni pezzi di assoluto valore quali, oltre a Gonzalez, l’ex Livorno Cazzola, Gozzi, ex Modena Gozzi, l’ex Spezia Piccolo, Sestu, arrivato dall’Entella.







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