ANNO 14 n° 110
Viterbese, sopravvivenza garantita almeno fino al termine del campionato
Una gestione societaria a tempo prima che riemergano le questioni economiche
10/03/2013 - 11:28

VITERBO - Cantiamo tutti insieme: che sarà/che sarà/che sarà/che sarà della Viterbese/chi lo sa? La musica finisce, i problemi restano. Perché l’ufficializzazione dei nuovo organigramma gialloblu non sembra risolvere i problemi che hanno sconvolto gli ultimi giorni della società gialloblu. Anzi. Rientrate le dimissioni del direttore sportivo Manfra, restano confermate quelle del presidente Graziani e del suo vice Vestri. Sono stati promossi dal settore giovanile Massimiliano Petrelli (nuovo vicepresidente esecutivo, cioè con diritto di firma) e Mario Corinti, nuovo direttore generale. Soluzioni interne, dunque, e provvisorie visto che non è stato indicato un nuovo presidente.

Cosa vuol dire? Innanzitutto significa che Angelo Deodati, lo sponsor e salvatore della patria, alla fine ha sì accettato di continuare a dare una mano ai gialloblu – almeno fino a fine stagione – ma significa anche che lo stesso Angelino ha deciso di non esporsi più di tanto. Nel nuovo organigramma societario ufficializzato ieri, infatti, non risulta l’inserimento di alcun uomo di fiducia dell’imprenditore di Pisoniano (per esempio l’ex arbitro Massimo De Santis). In pratica: Deodati non ha lasciato sola la Viterbese – e di questo gli va riconosciuto il merito – ma ha anche evitato di schierarsi apertamente per garantire un futuro al club.

E allora? E allora, si può ragionevolmente pensare che la sopravvivenza della Beneamata sia garantita almeno fino a maggio, alla fine del campionato. I rimborsi spese dei giocatori dovrebbero a questo punto essere garantiti, così come dovrebbero essere onorate le spettanze agli ex tesserati, a partire dall’allenatore Raffaele Sergio. Ma la vera domanda è: cosa succederà dopo? La Viterbese avrà un domani, a prescindere da quale risultato otterrà sul campo?

La risposta non è affatto facile. E lo scenario ipotizzabile per fine primavera sembra ad oggi assai fosco: allora, a bocce ferme e alla resa dei conti, potrebbero riemergere con tutta la loro gravità, i problemi economici della società. I debiti con l’erario, insomma, e le varie pendenze ereditate dalle ultime gestioni dissennate: a quel punto, semmai le pendenze fossero troppo grandi da affrontare, si potrebbe anche andare verso un fallimento. Ma comunque è ancora troppo presto per fare previsioni a così lunga scadenza.

Intanto, vanno registrate ulteriori conferme alle voci che indicano la nascita di una Viterbese ‘’alternativa’’ in incubazione. Il progetto di una società parallela, che possa ripartire dall’Eccellenza (o magari dalla serie D) nella prossima stagione, sta prendendo forma. Per garantire a Viterbo un futuro calcistico sano e vincente, a prescindere dalla sopravvivenza dell’attuale As Viterbese.






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