ANNO 14 n° 115
Viterbese, respinto il ricorso al Coni
Soltanto giovedì scorso la decisione sull'eventuale riammissione in Lega Pro
03/10/2015 - 02:00

VITERBO - C'è voluto più di un mese, dagli ultimi giorni di agosto allo scorso primo ottobre, per mettere ufficialmente la parola fine sulla querelle del ripescaggio in Lega Pro che ha catalizzato le attenzioni estive di tutti gli appassionati di pallone della Tuscia, quelli che speravano di ritrovare di colpo la Viterbese Castrense nella terza categoria calcistica italiana.

Che il ricorso presentato dai Camilli non avrebbe fatto una buona fine lo si era intuito lo scorso 3 settembre quando, mentre i viterbesi erano tutti con il naso all'insù ad ammirare il passaggio della Macchina di Santa Rosa, il Coni aveva detto no alla domanda di riammissione presentata dal Seregno.

Una battaglia combattuta su un duplice piano. Da un lato, la riduzione delle squadre da 60 a 54 senza una riforma vera e propria del campionato. Un modo per portare avanti l'obiettivo del taglio delle formazioni al via, pure condivisibile, fatto però infischiandosene delle regole.

Dall'altro, il principio dell'illegittimità del fondo perduto introdotto quest'anno (500 mila euro, mica bruscolini) per chiedere di poter fare il grande salto tra i professionisti. Un esborso che in tanti avevano definito ''iniquo, immorale'' (censuriamo espressioni un filino più volgari) e che aveva spinto tante società a fare un passo indietro.

''Non hanno neanche discusso il nostro ricorso'' si era lamentato a ragione Piero Camilli appena arrivata la notizia del no al Seregno che, di fatto, era esteso a tutte le contendenti. Ora è arrivata l'ufficialità, con i campionati già iniziati, l'animo dei tifosi già rassegnati e le prime partite di questo 2015/2016 consegnate agli archivi.

'' La Terza Sezione del Collegio di Garanzia - si legge nel comunicato - presieduta dal prof. Zaccheo, ha respinto i ricorsi presentati a fine agosto dalle società Taranto, Fondi, Viterbese-Castrense, Sambenedettese e Gubbio avverso la delibera del Presidente FIGC del 7 agosto u.s., recante i termini e gli adempimenti per la sostituzione della società FC Castiglione (rinunciataria) in Lega Pro''.

Oltre al danno, come sempre, la beffa, con la condanna a pagare le spese legali in favore della Figc nella misura di 2000 euro. Meglio lasciarsi subito alle spalle l'ennesimo capitolo di questa triste, sconclusionata vicenda, l'ennesima occasione persa dai vertici del calcio italiano per evitare una brutta figura. Domenica c'è in programma Viterbese-Castiadas, partita fondamentale per iniziare la rincorsa alla vetta della classifica. Le energie è meglio incanalarle lì, sul rettangolo di gioco, tra le poche cose ancora verdi di questa stagione.






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