ANNO 14 n° 88
Viterbese, oggi è il giorno della verità
Gialloblu in campo nella tana della Lupa per riaprire la lotta al primo posto
18/02/2015 - 00:01

di Tommaso Crocoli

VITERBO - Non ci saranno domani, perché alla fine, in barba al buon senso e all'amore per questo sport, si giocherà a porte chiuse, senza tifo sugli spalti. Ma ieri sono accorsi ad abbracciare la squadra per far capire ai giocatori, a suon di cori e fumogeni, che oggi pomeriggio non saranno soli.

La Viterbese ha aperto le porte ai tifosi per l'ultimo allenamento prima della partenza per Rocca Priora, passaggio chiave della stagione. Una partita nata tra mille polemiche e che vale, però, una bella fetta di promozione: i gialloblu entrano nella tana della Lupa lontana quattro lunghezze per cercare di riaprire il campionato e dimostrare ai rivali che un eventuale primo posto dovranno sudarselo fino all'ultimo.

Un messaggio ribadito, a Selargius, nove volte: tante sono state le reti rifilate ai poveri sardi di Zeman, nove colpi di cannone per avvisare la capolista. Come a dire, noi ci siamo, non sarà una passeggiata.

Ferazzoli potrà finalmente contare sulla rosa al completo: ci sarà anche Saraniti, che ha scontato proprio in Sardegna l'ultima delle tre giornate di squalifica rimediate contro il San Cesareo. Dietro non dovrebbero esserci sorprese, con la solita linea Fadda-Tuniz-Scardala-Dalmazzi-Perocchi. Il cuore del centrocampo sarà presidiato dal'infaticabile duo composto da Giannone e Nuvoli, davanti qualche dubbio in più rimane. La tentazione, infatti, è quella di confermare Pippi, fin qui brillante, a fianco proprio del rientrante Saraniti, con Pero Nullo e uno tra Morini e Oggiano sugli esterni. Qualora, invece, il mister gialloblu dovesse rimanere fedele al suo 4-2-3-1, potrebbe esserci spazio per Neglia, autore domenica scorsa di una doppietta.

I leoni viterbesi si troveranno di fronte una Lupa forse non brillante come in passato, ma che vanta numeri da vera corazzata, con una sola sconfitta stagionale. Galluzzo avrà, a sua volta, l'imbarazzo della scelta, con la coppia Baylon-De Gol a protezione di Tassi e Barone in mezzo al campo a dettare i ritmi di gioco (a proposito, complimenti per la laurea appena conseguita). Ci sarà il giovane Icardi, rientrato dal torneo di Viareggio senza aver mai messo piede in campo, e potrebbe esserci dall'inizio anche l'ultimo arrivato, il centrocampista ucraino classe '95 Kosovan. Ma soprattutto, ci sarà il trio delle meraviglie, quel terzetto di nomi che fa venire i brividi solo a pronunciarli: Nohman, Boldrini e Siclari, quelli dei quaranta gol in tre.

Tra i tre moschettieri capitolini e i tanti corazzieri gialloblu, si preannuncia un duello da leccarsi i baffi. Sulla carta, gli ingredienti per un match stellare ci sono tutti. Sarà davvero triste immaginare una sfida così senza il calore dei tifosi.







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