ANNO 14 n° 89
Viterbese, Morrone:
Nessuno remava
contro Sergio Pirozzi
19/11/2013 - 12:38

di Domenico Savino

VITERBO – Come in un gioco da tavolo in cui ad un certo punto si riparte dal via. Da Solimina a Solimina, la Viterbese cambia e torna alla scelta iniziale. Quattro punti in altrettante partite, i risultati non depongono dalla parte di Pirozzi, una squadra che non reagisce e si blocca alla prima difficoltà. Allora si riavvolge il nastro per tornare indietro di un mese e provare a ricucire lo strappo. Perché dicembre è alle porte per scatenarsi sul mercato, ma ci sono ancora tre gare da giocare fino alla riapertura della fiera dei sogni (due di campionato e una di Coppa Italia) e il distacco dal Rieti è ampiamente colmabile.

Il summit notturno ha prodotto l’ennesimo scossone, come non bastassero i movimenti tellurici dei giorni scorsi tra magre figure in campionato e dure reprimende presidenziali. La società decide di strambare e ripuntare su Claudio Solimina, colui che questa squadra ha costruito e plasmato sin dal ritiro di Valentano.

Il direttore sportivo Alfonso Morrone ha partecipato alla riunione di ieri sera: ''Abbiamo deciso di cambiare perché i risultati non arrivavano e in questi casi a pagare è l’allenatore. E’ un modo per dare una scossa all’ambiente, non reagivamo alle difficoltà. Tutti siamo sotto esame dal sottoscritto ai giocatori''. Morrone ci tiene a sgombrare il campo da possibili frizioni tra Pirozzi e la squadra: ''Su questo punto voglio essere chiaro: la squadra è fatta di bravi ragazzi e nessuno remava contro il mister''.

Nel summit di ieri sera si è anche parlato, inevitabilmente, di mercato che andrà condotto a questo punto seguendo le indicazioni di Claudio Solimina: ''Si è fatta una chiacchierata anche in questo senso – ammette Morrone – ma è presto, ci sono ancora due partite da giocare fino a dicembre''. Resta il fatto che ci sarà un profondo restyling della squadra tra due settimane. Il nome di Vegnaduzzo è sempre d’attualità: il centravanti argentino ha rotto con l’Ascoli e domenica scorsa non ha giocato.

Mossa tattica: infatti in caso di cambio di casacca deve passare un mese dall’ultima partita disputata, per cui il puntero potrà esser disponibile in tempo per le supersfide contro Rieti e Sorianese. La famiglia Camilli ha già avuto diversi contatti con il manager di Vegnaduzzo, Leopoldo Ciprianetti, e le parti potrebbero aggiornarsi a breve. Ma non si escludono altri colpi ad effetto: nell’orbita gialloblu sono rientrati i centrocampisti Ciogli e Travagliane (protagonisti lo scorso anno con Farris) e si attende l’ok per il tesseramento del giovane classe ’94 Juri Marinelli.

Infine c’è anche un particolare che lega le scelte della famiglia Camilli dello scorso anno con quelle delle ultime ore: anche la Castrense in Promozione ha cambiato tre allenatori con la stessa modalità attuata a Viterbo: da Centaro a Centaro, passando per Neno Gufi. Solo che in quell’occasione i ribaltoni arrivano a girone di ritorno inoltrato. Poi sappiamo tutti come è andata a finire.






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