ANNO 14 n° 89
Viterbese, martedì altro incontro
Il gruppo Deodati si vede con ''la proprietà''. Pianese su Pero Nullo
08/06/2013 - 04:00

VITERBO – La crisi della Viterbese sta andando avanti a tappe forzate. Prima a colpi di comunicati stampa tra il gruppo Deodati e la “proprietà”, poi con gli incontri. Che non si concretizzeranno prima di martedì giorno in cui Viterbo avrà un nuovo sindaco. E non è un giorno qualsiasi quello del post ballottaggio. Perché in diversi potrebbero venire allo scoperto e perché il team che fa capo all’imprenditore di Pisoniano sarà nuovamente nella Tuscia per continuare a visionare i documenti. Si tratta di carte importanti da analizzare: in quei fogli c’è il passato (fosco), il presente (incerto) e, molto probabilmente, il futuro (nebuloso) della Viterbese. I professionisti di Deodati vogliono vederci chiaro. Tuttavia non sono esclusi colpi di scena. Ma proviamo ad andare con ordine per capire quello che potrà succedere.

MARTEDI’ AL ROCCHI GRUPPO DEODATI – Angelino e i suoi compagni d’avventura stanno tentando il salvataggio: ma non sembrano del tutto convinti. Cosa li fa desistere? La risposta sembra scontata: il monte debitorio, che si è aggiornato con le vertenze vinte da gli ex Scarsella e Testa (ed entro fine luglio vanno pagati 15mila euro). Il gruppo Deodati sta scandagliando le carte della società di via della Palazzina, ma il timore è che ci siamo dei “vuoti”, che la documentazione sia incompleta. Nonostante le aperture dell’amministratore Gaetano Di Carlo ci sono dei punti oscuri che non fanno presagire nulla di buono. Ecco perché i professionisti di Deodati vogliono vederci chiaro dopo l’incontro del 5 maggio avuto in Figc. Di Carlo che, dopo il comunicato di Deodati, ha mostrato di voler aprire al dialogo: tuttavia i termini di quest’ultimo non sono chiari e in molti hanno storto il naso. Di Carlo si è fatto sentire per la prima volta in veste ufficiale e le sue esternazioni non sono andate giù a più di qualche addetto ai lavori.

E martedì può essere il giorno buono per altri soggetti potenzialmente interessati alla Viterbese. Infatti già a Palazzo dei Priori siederà il nuovo sindaco (o comunque sarà quello attuale a tornare su quegli stessi scranni). Chi possono essere? Gianni Moneti, imprenditore del ramo della distribuzione, resta in posizione defilata: ha smentito un suo coinvolgimento per la squadra di calcio della sua città dopo l’esperienza di Perugia (terminata ai play off contro il Pisa). Ma non è detto che si sia completamente eclissato: voci di corridoio affermano che stia seguendo alla stesso modo l’evolversi della situazione. E ci potrebbero essere anche altri soggetti che fino a questo momento sono rimasti nell’ombra a farsi vivi.

ALTRI SCENARI - Le voci in tutti i casi si accavallano. Rumors senza il crisma dell’ufficialità ipotizzano - in caso di non iscrizione della Viterbese al prossimo campionato (qualunque esso sia) – che possa essere la Castrense (squadra di calcio della famiglia Camilli) la prossima inquilina dello stadio Rocchi. Ma anche in questo caso è tutto da vedere.

VERTENZA SCARSELLA – TESTA – L’ultima tegola arrivata è quella che riguarda i 15 mila euro da onorare per porre fine alla questione che riguarda gli emolumenti non pagati in toto agli ex Scarsella e Testa. Allo stato attuale è l’amministratore Di Carlo che deve, entro un mese dalla notifica della lega dilettanti (5 luglio n.d.r.), trovare le risorse per chiudere il contenzioso. Altrimenti la Viterbese non potrà iscriversi al prossimo campionato. E non è escluso che nei prossimi giorni le vertenze aumentino. In tutto questo, si muove il mercato, naturalmente in uscita. All’interesse della Spal per Ciogli si aggiunge anche quello della Pianese per Pero Nullo.






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