ANNO 14 n° 89
Viterbese, il salvatore sarà Moneti?
Il presidente del Perugia o Deodati potrebbero ripartire con un nuovo titolo
17/05/2013 - 04:00

VITERBO – (An. Ar.) Lasciar morire una squadra così sarebbe davvero un peccato. Lo si è capito da un pezzo, e ancora di più dopo le ultime, esaltanti imprese. Così la Viterbese cerca di non pensare all’ipotesi fallimento, e la diplomazia che ruota intorno ai gialloblu cerca strategie per garantire un futuro al calcio in città, calcio di alto livello, sia chiaro, perché ormai ci si è fatta la bocca.

Il problema, a prescindere da come andranno i playoff in corso, restano sempre i debiti. Soprattutto i debiti con l’erario, che sono la parte più corposa e che rischiano di precludere alla Viterbese la strada del ripescaggio in Lega Pro, dove pretendono che le società siano prima di tutto sane economicamente. Ecco dunque che prende sempre più quota l’ipotesi di lasciar morire l’attuale As Viterbese e di trasferire nel capoluogo un altro titolo sportivo che non sia gravato da conti in rosso. Il preferito è sempre quello dello Sporting Terni, società di Gabelletta che ha già annunciato di essere disposta ad intavolare una trattativa con chi ne fosse interessato. In questo senso si sono mossi da Rieti, ma di sicuro Viterbo avrebbe alcune carte da giocare per battere la concorrenza, a partire dal fascino di un progetto vincente. Con l’obiettivo di dare l’assalto alla promozione dalla D ai professionisti sin da subito, vincendo il campionato.

Resta da coprire un tassello, mica da poco. Chi si prenderà l’onere dell’operazione? Di sicuro serve un uomo di calcio. C’è sempre Angelo Deodati, che anche mercoledì, durante il pranzo con la squadra, ha assicurato di voler continuare a finanziare la Viterbese, magari impegnandosi anche più di quanto non abbia fatto finora. Ma nelle ultime ore è emersa anche un’altra ipotesi, che porta direttamente a Gianni Moneti. Moneti, imprenditore di successo nel ramo della grande distribuzione, è stato l’artefice del ritorno del Perugia nel calcio che conta. A Perugia è amatissimo dalla piazza, e insieme al copresidente Santopadre sogna la promozione in B passando dai playoff. Chissà se potrebbe interessargli il progetto Viterbese. Di sicuro Moneti era allo stadio contro lo Spoleto e anche domenica scorsa contro il Sansepolcro, mentre il suo Grifone vinceva 2-0 sul campo della Paganese, chiudendo la stagione regolare al secondo posto, dietro soltanto all’Avellino. Lo stesso imprenditore, intervenuto mercoledì sera ai microfoni di Radio verde, ha spiegato alcune delle sue idee per quanto riguarda il futuro della Viterbese. Per esempio lasciar perdere il ripescaggio, almeno per ora, e costruire subito una squadra vincente per l’anno prossimo. Per farlo, però, servirebbe un titolo sportivo sano, e magari proprio un presidente come Moneti. Si può fare?






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