ANNO 14 n° 79
Vigili del fuoco, Usb: ''Moriamo per salvare vite senza assicurazione nč tutele''
22/03/2018 - 12:14

VITERBO - Riceviamo e pubblichiamo da Vigili del fuoco, Usb Viterbo:

Vigili del fuoco, si muore per salvare vite senza tutele né assicurazione.

Due vigili del fuoco hanno perso la vita a Catania. Si accende il riflettore istituzionale sulla tragedia, ma i lavoratori continuano a salvare vite, senza assicurazione Inail, per 1.300 euro mensili.

Dario Ambiamonte e Giorgio Grammatico non erano eroi, non erano immortali.

Sfortunato il paese che ha bisogno di eroi, diceva Brecht, purtroppo, ogni tragedia che riguarda i lavoratori dei vigili del fuoco fa scattare, nell'immaginario comune, il parallelo vigile del fuoco-eroe.

''Noi non siamo eroi, siamo solo dei lavoratori che portano soccorso e cercano di farlo al meglio in mezzo a mille difficoltà quotidiane, fra cui uno stato che ignora da anni le richieste del corpo. –ha dichiarato Emiliano Salcini dell’Usb Viterbo- Non siamo eroi, svolgiamo solo un lavoro fuori dal comune''.

Il sindacato, accanto ai vigili del fuoco, pretende sicurezza e tutele per i lavoratori; non è più possibile operare sotto organico, con interventi e disponibilità giorno e notte. I mezzi a disposizione sono vecchi e non più all’altezza e mettono a rischio sia il personale operativo, sia le persone che hanno necessità di ricevere aiuto immediato.

''Vorremmo lavorare con la certezza di essere tutelati nel caso di infortuni, a cui potremmo essere soggetti –ha continuato Salcini - vorremmo farlo fino ad una età che, fisicamente, ci permetta di prestare soccorso e non fino a 62 anni, usurati dai migliaia di interventi di giorno e di notte. Vorremmo farlo con mezzi ed attrezzature all'altezza. Vorremmo farlo con uno stipendio che ci permetta di arrivare a fine mese, come tutti ambiscono''.

Istituzioni e media, a partire dalla classe politica, oggi si sperticano in lodi e contrizione per la perdita di due vigili del fuoco; domani, poi, dimenticheranno, non appena i riflettori ed il clamore si saranno spenti.

Ebbene, tutti i vigili del fuoco, nella loro vita lavorativa, ogni giorno, hanno a che fare con interventi tragici, come questo. In un istante è necessario prendere la decisione più importante e, forse l’ultima, non solo della propria vita, ma di quella dell’intera squadra.

Uno stato, che si definisce tale, dovrebbe riconoscere, pertanto, la dignità e i diritti di questi lavoratori.

L’ intera struttura sindacale Usb continuerà le battaglie di Dario e Giorgio, accanto a tutti gli altri vigili del fuoco, per ottenere condizioni di lavoro degne.







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