ANNO 14 n° 116
Emergenza arsenico
Valori fuorilegge
in dodici comuni
A Civita Castellana e Vetralla
le situazioni pił allarmanti
06/07/2015 - 00:00

VITERBO - Giorno dopo giorno, a macchia di leopardo, si riaffaccia l’emergenza arsenico in provincia di Viterbo. Sono infatti dodici i comuni nei quali i valori riscontrati nell’acqua sono oltre il limite massimo, fissato in dieci microgrammi litro.

Le situazioni più critiche sono quelle di Civita Castellana e Vetralla, dove le ultime analisi eseguite dalla Asl hanno dato risultati preoccupati: quarantatré microgrammi nel primo caso e quarantacinque nel secondo.

Oltre a Civita Castellana e Vetralla, gli altri comuni fuori norma sono:

Vetriolo e Castel Cellesi, frazioni di Bagnoregio (20,5 microgrammi litro);

Bolsena (12);

Civitella d'Agliano (18);

Fabrica di Roma (11);

Monte Romano (17,5);

Nepi (17);

Ronciglione (11);

Tuscania (12);

Vejano (11).

L’azienda sanitaria ha iniziato a notificare le multe ai comuni, alla Talete e alle ditte incaricate della gestione dei dearsenificatori. Nel caso di Civita Castellana e Vetralla le sanzioni sono di 60mila euro, che saranno ridotte di due terzi se saranno pagate entro sessanta giorni.

La Talete ha già presentato ricorso. I comuni e le aziende non hanno ancora deciso se pagare e ricorrere contro le sanzioni. La posizione più difficile è proprio quella delle ditte che gestiscono i dearsenificatori e, secondo la tesi più diffusa, hanno l’obbligo contrattuale di garantire livelli d’arsenico nella norma. 






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