VITERBO - (ni.sa.) Pronti, partenza, via. L'ascensore che collega Valle Faul a Piazza del Duomo è attivo. Funziona, ha ricevuto tutti i collaudi e le verifiche previste dalla legge ed ora è a disposizione di turisti e cittadini. Ci è voluto esattamente un anno dal momento in cui furono terminati i lavori, ma adesso un'opera decisiva per lo sviluppo turistico (e non solo) di Viterbo è realtà. Gongola l'assessore ai lavori pubblici Alvaro Ricci che sulla questione si è battuto come un leone; annuiscono soddisfatti il sindaco Leonardo Michelini e gli altri componenti della giunta, ma gioisce pure l'ex primo cittadino Giulio Marini, presente alla semplice cerimonia di inaugurazione, che ha avuto il merito (unanimemente riconosciuto) di essere riuscito a far arrivare 10 milioni di euro per la Città dei Papi: i famosi (e benedetti, è proprio il caso di dirlo) fondi Plus che hanno permesso la realizzazione di una serie di infrastrutture delle quali non si poteva più fare a meno. Benedicenti Giuseppe Fioroni e Enrico Panunzi con l'ex ministro che non può esimersi da una battuta: ''Ci sono voluti trent'anni, ma il duo Ricci - Marini ce l'ha fatta''.

Scusate il ritardo, verrebbe da dire, ma l'assessore Ricci non ci sta: ''Non si possono nemmeno immaginare le traversie burocratiche che abbiamo dovuto affrontare e superare. Pensare che l'Ustif (l'ufficio del ministero dei Trasporti che procede alle verifiche) ci ha messo quattro mesi per il collaudo. Nel frattempo, qualche buontempone di viterbese ha pensato bene di distruggere le luci, quindi nuovi lavori e altre spese. Poi la pratica è passata alla Regione che doveva concedere l'ok definitivo, ma bisognava pensare anche a chi doveva occuparsi dell'ascensore. Lo farà Francigena ma, come si può immaginare, questo servizio ha un costo: perciò impegni di spesa, delibere e tutto quello che è necessario sul piano amministrativo''. Vabbè, è andata e quindi arriva il momento di qualche dato tecnico: ''Si tratta di una coppia di ascensori - sempre lui - della portata di 12 persone ciascuno (900 chili al massimo in totale) che impiegano esattamente 20 secondi per compiere l'intero tragitto da Valle Faul e piazza del Duomo. Il dislivello complessivo è di 27 metri. Sui 10 milioni totali del Plus, una parte consistente è servita per realizzare quest'opera: esattamente 3,8 milioni di euro''.

''Oggi è un giorno importante - aggiunge Ricci - per Viterbo. Desidero ringraziare l'ex sindaco Marini che ha avuto il merito di ottenere quei finanziamenti, ma un riconoscimento va anche alla nostra amministrazione che ha lavorato sodo per completare le procedure per permettere che l'ascensore funzioni concretamente. Un grazie doveroso anche agli uffici che hanno operato con il massimo impegno per fare in modo che i tempi burocratici potessero essere, per quanto possibile, ristretti. Intendiamo proseguire su questa strada, impegnando fondi nostri e contraendo mutui. Penso ad un altro parcheggio fuori porta Faul con la copertura di fosso San Pietro e di parte della valle dell'Urcionio, per esempio''.

''Un altro atto concreto - interviene il sindaco Michelini - per una mobilità urbana moderna e utile allo sviluppo turistico. Bisogna fare in modo che chi viene a visitare la nostra città (e i numeri sono assolutamente confortanti) abbia a disposizione tutti i mezzi per potersi muovere agevolmente. Sabato scorso abbiamo contato 10 pullman parcheggiati al Sacrario: questo significa 500 visitatori circa che arrivano, ammirano le nostre bellezze e danno un contributo all'economia. Con i tre ascensori in funzione (i due di Valle Faul e quello del Sacrario) completiamo un passaggio importante, insieme alla pensilina e ai varchi elettronici per l'accesso al centro storico che, entro breve, contiamo di abilitare''.

Arriva il momento del primo viaggio: entrano in cabina le autorità e si sale. E' anche prevista una fermata intermedia all'altezza di San Clemente, ma non è ancora attiva. Nella cabina, annunci in italiano e inglese: viaggio breve e si sbuca in piazza del Duomo. Bello e comodo, va detto. Dopo il temporalone di ieri sera, c'è anche il sole: che sia di buon auspicio.