ANNO 14 n° 116
Usb, un'assemblea per spiegare le ragioni degli scioperi indetti per il 10 e 11 novembre
30/10/2017 - 09:50

VITERBO - Riceviamo e pubblichiamo da Usb Viterbo:

Il 6 novembre alle 10.30 l’Unione sindacale di base di Viterbo ha convocato un’assemblea dei delegati e degli iscritti presso l’Inps di Viterbo in via Matteotti.

All’assemblea parteciperanno Luigi Romagnoli, del Coordinamento nazionale Usb di Pubblico impiego, e Nazzareno Festuccia del Centro studi economici sociali.

Così Usb Viterbo si prepara alle due giornate di mobilitazione del 10 e 11 novembre.

Il 10 novembre è il giorno dello sciopero generale indetto da Usb, Cobas e Unicobas, per:

l’abolizione completa della Legge Fornero, del Jobs Act, della Legge 107 nella Scuola, delle Leggi Minniti/Orlando;

per veri rinnovi dei contratti;

per affermare ed ottenere il diritto al salario, al reddito, alla pensione;

per il rilancio della buona occupazione e la cancellazione della precarietà e di ogni forma di sfruttamento;

per la difesa e il miglioramento della scuola e della sanità pubblica;

contro le privatizzazioni e la svendita delle aziende strategiche per il paese;

per difendere il diritto di sciopero;

per nuove politiche sociali in tema di diritto all’abitare, di salvaguardia e messa in sicurezza del territorio, di contrasto alla xenofobia e al razzismo.

A Viterbo l’Usb organizzerà per il 10 novembre un presidio con i lavoratori, i disoccupati, i pensionati, i precari, gli studenti e tutti i cittadini che condividono il nostro pensiero.

L’11 novembre tutti insieme parteciperemo alla manifestazione nazionale di Eurostop a Roma:

indetta contro i governi delle banche, della precarietà,dello sfruttamento;

per il rifiuto di tutti i vincoli di bilancio imposti dall’Unione Europea;

per il taglio immediato delle spese militari e il ritiro delle truppe all’estero;

per applicare quella Costituzione che un anno fa abbiamo difeso e che i governi e le politiche dell’Unione Europea stanno distruggendo.

I governanti italiani ed europei, guidati dalle banche e dalle multinazionali , mirano alla cancellazione dei diritti e all’abbassamento del reddito e delle condizioni sociali perché è più semplice mantenere privilegi di pochi in popoli di affamati.

Le loro politiche inique sono sorrette da un’informazione manipolata e ipocrita;

per rompere la bolla di falsità nella quale vogliono farci vivere è necessario uscire dalle nostre case, ricostituire un blocco sociale e portare nelle strade la verità.







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