ANNO 14 n° 109
Unopiù: in 36 rischiano il posto di lavoro
Tavolo in prefettura. Istituzioni e sindacati chiedono tempo all'azienda
02/10/2018 - 15:29

VITERBO - (mdl) Trentasei lavoratori della Unopiù rischiano il posto di lavoro. Istituzioni e sindacati alzano la guardia. Questa mattina in prefettura si è tenuto un tavolo convocato dal prefetto Giovanni Bruno a cui hanno partecipato , l’amministratore delegato dell’azienda Christian Martin Rauch, Donatella Ayala della Filcams Cgil, Aldo Pascucci della Fisascat Cisl, Elvira Fatigati della Uiltucs, l’assessore regionale al lavoro Claudio Berardino, i deputati Umberto Fusco e Mauro Rotelli, i consiglieri regionali Enrico Panunzi (Pd) e Silvia Blasi (M5S), il sindaco di Soriano nel Cimino, Fabio Menicacci, il vicesindaco di Viterbo Enrico Contardo e l’assessore allo sviluppo economico, Alessia Mancini. In piazza i lavoratori a manifestare.

Trentasei di loro rischiano il licenziamento in quanto a settembre sono scaduti gli ammortizzatori sociali e l’azienda ha intenzione di aprire la procedura di mobilità. Da parte delle istituzioni e dei sindacati è stato chiesto oggi all’azienda di slittare a fine anno l’avvio della procedura.

''L’obiettivo – spiega Donatella Ayala della Filcams Cgil, a margine dell’incontro – è di prende tempo perché il Governo a livello nazionale sta ragionando sugli ammortizzatori sociali''. Si vuole attendere che il Parlamento reintroduca la cassa integrazione, così da garantire per altri mesi il reddito ai lavoratori e nel frattempo trovare delle soluzioni per salvaguardare l’occupazione.

Nel frattempo dovrebbero essere attivati due tavoli uno al Mise per definire la vertenza in atto e l’altro in prefettura per monitorare la crisi economica nel Viterbese.

''Dopo 5 anni – commenta Donatella Ayala – ci troviamo nuovamente a cercare di salvaguardare 36 posti di lavoro per errori non imputabili ai lavoratori ma a scelte aziendali sbagliate''.

L’azienda si è riservata di pensarci.






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