ANNO 14 n° 110
Unopiù, ex operaio si sfoga: ''Dieci anni di prese in giro''
Dopo il licenziamento, in una dura lettera ne ha per tutti: dirigenti, quadri e politici
11/12/2018 - 07:18

SORIANO NEL CIMINO - Un Natale amaro quello di 24 lavoratori della Unopiù licenziati dall'azienda dopo l'ennesima vertenza. Al termine di mesi di braccio di ferro, nelle scorse settimane è stata raggiunta l'intesa che prevede un taglio all'occupazione più contenuto rispetto ai 36 esuberi iniziali. Un contenimento dovuto al fatto che i lavoratori che restano hanno accettato il part-time. A manifestare tutta la sua amarezza è uno degli, ormai, ex operai della Unopiù che in una lettera si toglie i sassolini dalle scarpe.

''Buongiorno, eccola qua la lettera che nessun lavoratore nella sua vita credo vorrebbe ricevere, dopo vent'anni e quasi 10 passati tra cassa integrazione e solidarietà che dovevano servire ad aiutare l'azienda nulla di fatto 26 persone da oggi a casa e non parliamo di chi rimane in azienda più di 40 lavoratori costretti al part time per salvare altri 10 anche loro al part time.

10 anni di sacrifici e perdita di denaro, abbiamo visto cambiare 5 amministratori delegati che arrivavano dalle migliori aziende squadre di dirigenti delle migliori università tutti incapaci di risollevare l'azienda con nuove idee ma si pensava solo al raggiungimento di budget, dirigenti locali con trent'anni di esperienza incapaci di competere con colleghi provenienti dalle migliori università e di battere i pugni quando era necessario farlo, chissà perché? Forse perché era importante mantenere stretto i propri benefit, macchine di lusso cospicuo stipendio da dirigente e per loro sarebbe stato meglio licenziare 10 anni fa perché con gli ammortizzatori sociali ne andava di mezzo l'immagine dell'azienda.

Non parliamo poi di quadri permanenti complici di tutta questa situazione che in questi anni hanno saputo solo scegliere i propri gregari così da fare il pacco ad altri.

Politici che scrivono articoli su giornali solo per pura pubblicità politica senza sapere bene come sono le cose, ossia si sanno ma non si possono scrivere, sindacati che hanno messo in campo tutto quello che potevano ma non hanno ricevuto nessuna collaborazione da parte dei lavoratori, forse stufi di 10 anni di prese in giro da parte di tutti tanto si è fatto sempre quello che diceva l'azienda complici anche alcuni lavoratori succubi dei loro superiori che li manovrano come marionette.

Si vantano dell'incentivo all'esodo 7000 euro lordi come se vent'anni valgono pochi euro per firmare un verbale di non opposizione al licenziamento 'tanto il pacco regalo è confezionato tanto bene che la vertenza è quasi impossibile farla' è normale che un operaio con famiglia l'abbia accettati, meglio di niente.

Ecco questo è quello che mi sentivo dentro da tempo ma mi veniva detto 'attento che così ti metti tutti contro' e ora dico sti cazzi mi assumo le mie responsabilità di quello che scrivo e dico''.

Ex operaio Unopiù Pietro Lampignano

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