VITERBO – Accoglienza e integrazione possono andare a braccetto. Ne è convinta l’Arci che, in occasione della giornata del rifugiato, replica alla ''campagna d’odio e demagogia diffusa’’, presentato a palazzo dei Priori le iniziative messe in campo negli ultimi mesi. Presenti anche il sindaco Michelini e l’assessore Delli Iaconi.

''Verso una problema che è sulla bocca di tutti anche per una campagna d’odio e di demagogia abbastanza diffusa – dice Marco Trulli dell’Arci - la risposta che vogliamo dare è solidale. E’ possibile costruire un percorso di integrazione se i soggetti che si occupano d’accoglienza fanno dei veri e propri corsi di integrazione e di filiera con il territorio, se con aziende si creano meccanismi per attivare competenze e professionalità che consentano a queste persone di incamminarsi su un percorso lavorativo. Questo è quello che abbiamo fatto in questi mesi’’.

''Come Arci come Arci solidarietà – spiega ancora Marco Trulli - facciamo un lavoro intenso e capillare e cerchiamo di sostenere un modo di fare accoglienza e integrazione che sia diverso e sostenibile sia per le persone che vengono accolte che per il territorio attraverso i progetti Sprar e Scaf. Sosteniamo un modello d’accoglienza diffusa sul territorio, con piccoli gruppi, evitando grosse concentrazioni ma favorendo un processo d’integrazione e di avviamento a un percorso di autonomia”.

Con l’occasione sono state presentate tre esperienze di collaborazione con aziende locali: l’azienda agricola di Tuscania di Dario Mencagli , il circolo di Montefiascone e il consorzio Solcare. Ognuna ha attivato dei tirocini volti quindi sviluppare competenze professionali per consentire l’avviamento al lavoro. Nel corso della mattinata sono stati presentati anche le altre iniziative: i laboratori, artistici e non, i corsi, Ortolando realizzato con i bambini delle scuole, operatori, insegnanti e le persone accolte. A conclusione della mattinata sono stati consegnati degli attestati di corsi di carrello elevatori.