ANNO 14 n° 111
Una spedizione punitiva per zittire Rossi
Il direttore del ''Riformista'' colpito per le sue critiche ai neofascisti
15/07/2012 - 04:00

di Alessandra Pinna

VITERBO - Un'imboscata, una spedizione punitiva per zittire chi, con le sue prese di posizione, continuava a criticare CasaPound. Il limite era stato sorpassato, c'era bisogno di quello che l'autore del gesto ha definito uno ''schiaffone futurista''. Così, l’altra notte, Gianluca Iannone, fondatore e presidente del movimento di estrema destra, ha chiesto un appuntamento a Filippo Rossi, direttore del Futurista, giornale online vicino a Fli. Una volta l'uno di fronte all'altro, nella segreteria di Caffeina, l'evento culturale di cui Rossi è ideatore e direttore artistico, è scattata l'aggressione, dapprima con un pugno sul viso e poi, una volta a terra, con sputi e calci.

Un episodio che suona come una sorta di regolamento di conti interno alla militanza di destra. A dare man forte a Iannone c'erano altri militanti di CasaPound, una decina, quasi tutti viterbesi, vestiti di nero con la tartaruga simbolo del movimento in bella vista sulle t-shirt, ma solo uno di loro, già identificato dalla Digos, ha anche colpito Rossi con un calcio.

Solidarietà bipartisan è stata espressa da tutti i partiti politici, con i dirigenti di Fli in testa a condannare quanto avvenuto. Ha parlato di 'vile aggressione' il presidente della Camera Gianfranco Fini, mentre il vicepresidente del partito, Italo Bocchino, ha scritto: 'Tutti con Filippo Rossi contro la violenza'. Vicinanza a Rossi e condanna dell'aggressione è arrivata anche da tutte le istituzioni locali, dal sindaco di Roma Gianni Alemanno al presidente della Provincia Nicola Zingaretti; dal presidente della Regione Lazio Renata Polverini al sindaco di Viterbo Giulio Marini; dal dal prefetto di Viterbo Antonella Scolamiero al deputato Pd Ugo Sposetti.  E ancora da esponenti del Pd e di Sel. Messaggi di vicinanza al giornalista sono arrivati anche dal mondo della cultura e dello spettacolo. Su Twitter Roberto Saviano, in passato ospite della manifestazione, ha definito l'agguato ''un'aggressione fascista, inspiegabile, ottusa e criminale''.

Le acredini tra Rossi e Iannone affondano le radici nell'agguato di Firenze dello scorso dicembre, quando un simpatizzante di Casapound uccise due senegalesi e ne ferì altri quattro in un raid razzista nel centro di Firenze. Un episodio da cui il movimento però prese subito le distanze. Il giornalista, da parte sua, scrisse una serie di interventi al calor bianco contro l’autore del massacro e sul brodo di coltura in cui era maturato.

Non si nasconde il leader di Casapound che ammette di aver dato uno ''schiaffone futurista'' a Rossi, ma di non aver partecipato ad alcuna ''spedizione punitiva''. ''Una discussione tra vecchi amici che amici non sono più - puntualizza -, in cui la ricerca di un chiarimento verbale è finita in un gesto di marinettiana memoria. Uno schiaffone può far male, ma un occhio nero passa in fretta. A Rossi voglio dire che altrettanto male possono fare la penna e le parole, ma gli effetti delle ingiurie durano più a lungo''.

''Il mio primo pensiero va ai tanti giovanissimi volontari di Caffeina. La loro gioia di vivere è stata stuprata dalla scheggia impazzita di uno politica morta e sepolta qual è CasaPound” ha scritto sul suo status di Facebook Rossi. 'Voglio chiedere a loro scusa – ha aggiunto - per averli in qualche modo coinvolti in questo scontro tra due idee dell'impegno sociale diverse e opposte. I ragazzi di Caffeina sono la vera speranza per la buona Italia di domani. E io sono orgoglioso di averli conosciuti'.





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