ANNO 14 n° 116
Una nuova vita per Grotta Scalina
Scoperta nell’800 e dimenticata.
Oggi torna a splendere
29/07/2016 - 14:16

VITERBO – Una scoperta sensazionale che risale alla seconda metà dell’800 rimasta troppo a lungo nel buio. Oggi Grotta Scalina torna a splendere grazie all’interesse della soprintendenza, dell’ècole normale supèrieure de Paris, del centro Jean Bèrard di Napoli, dell’ècole fracaise di Roma e della fondazione Carivit.

Si tratta di una tomba rupestre di matrice etrusca, risalente al IV secolo avanti Cristo. Scavata interamente nel tufo, rappresenta un unico nel suo genere per la maestosità della struttura. Una facciata larga 14 metri, alta 12 e divisa in tre piani collegati tra loro da rampe di scale, fortunatamente integre.

''I gradini, seppur logorati, sono ancora visibili e mostrano una particolarità dell’epoca a cui risale il sito – ha spiegato il direttore del centro nazionale di ricerca archeologica dell’università di Parigi, Vincent Jolivet – ci sono delle tacche scavate che documentano l’usanza di salire i gradini in ginocchio. Come avviene oggi con la scala santa di Roma. In cima, infine, un profondo solco, probabilmente destinato all’immagine di Cristo in croce.''.

Accanto alla scalinata, una porta funebre, chiusa, alta oltre 4 metri, attraverso cui si accedeva all’imponente camera funeraria, di pianta quadrata.

''All’interno non abbiamo trovato molto – ha spiegato l’archeologa Edwige Lovergne – negli anni è stata più volte violata. I tombaroli della zona hanno portato via tutto: degli antichi splendidi monili non c’è più traccia.''.

Fortunatamente, però, non tutto è perduto. Non sono spariti, infatti, i quattro sarcofagi di tufo datati 320 avanti Cristo. Nè i pezzi in ceramica rinvenuti nelle immediate vicinanze della tomba. Come i dieci vasi integri e già esposti al museo nazionale etrusco della Rocca Albarnoz.

La storia della grotta ha subito, negli anni, numerosi colpi d’arresto. Scoperta alla fine dell’800 dall’archeologo viterbese Luigi Rossi Danielli, è stata a lungo dimenticata. Solamente due, nel corso del 1900, gli interventi che hanno interessato il sito: il primo nel 1983, il secondo nel 1998.

Poi finalmente, la svolta nel 2010, con un programma mirato di riscoperta e qualifica. Che ha portato i suoi frutti. Nel 2015, infatti, il ritrovamento di una medaglia giubilare in bronzo che raffigura l’apertura della Porta Santa . Ciò attesterebbe la frequentazione della tomba anche in età più moderna.

La grotta è visitabile, già da domani, dalle ore 17 alle ore 19,30. L’appuntamento è sulla Tuscanese, all’altezza del km 11.






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