ANNO 14 n° 111
Una ferrovia turistica presto a Orte
Dal 10 gennaio č iniziato l'esame alla Camera del disegno di legge
13/01/2017 - 07:21

ORTE – (i.m.) Quanto sarebbe diversa l’Itala, o meglio più bella, se le infrastrutture o gli edifici che non si utilizzano più, invece di rimanere immobili scheletri del paesaggio, fossero convertiti in qualcos'altro, magari utile all'economia, all'occupazione dei cittadini e anche alla valorizzazione della stessa nazione. Ed ecco che questo pensiero si potrebbe trasformare presto in realtà partendo proprio dalla Tuscia. La linea Civitavecchia-Capranica-Orte in disuso potrebbe infatti diventare presto una delle prime linee ferroviarie turistiche d’Italia.

Il tratto viterbese infatti è al centro di un disegno di legge, presentato da Maria Iacono, deputata Pd, esaminato ad inizio dicembre dalla commissione trasporti della Camera e dallo scorso 10 gennaio, è iniziato l’esame per l’approvazione del ddl C.1178 in Commissione ambiente della Camera. Gli esperti si esprimeranno sul nuovo testo del progetto di legge che risulterà al termine dell’esame degli emendamenti.

''Disposizioni per l’istituzione di ferrovie turistiche mediante il reimpiego di linee in disuso o in corso di dismissione situate in aree di particolare pregio naturalistico o archeologico''. È questo l’argomento della legge proposta della deputata Iacono che tra le prime linee ferroviarie italiane, pensate per la trasformazione culturale e allo stesso tempo economica, punta proprio a quella di Orte.

Gli obiettivi del ddl C.1178 sono, oltre a quelli già detti di salvaguardare le linee ferroviarie in disuso o dismesse così come i luoghi che attraversano, quelli di tutelare il prezioso patrimonio architettonico e di tutte le opere d’arte che compongono tali linee ferroviarie . Non ci si pensa infatti spesso, ma stazioni, magazzini, caselli, ponti, gallerie, infrastrutture realizzate illo tempore mediante espropri di terreni per pubblica utilità, sono spesso delle vere e proprie bellezze architettoniche da valorizzare affinché diventino beni inalienabili dell’Italia.

Se questo disegno di legge venisse definitivamente approvato si istituirebbero così ferrovie turistiche da gestire con la collaborazione delle realtà associative già esistenti e operanti nel territorio italiano e che hanno, o hanno avuto, contratti di comodato o convenzioni con società del gruppo Ferrovie dello Stato italiane finalizzati alla salvaguardia e al recupero dell’infrastruttura ferroviaria, nonché all’organizzazione di treni straordinari a carattere turistico.

''Stiamo portando a compimento un grande progetto che regalerà sviluppo e prosperità a territori finora rimasti ai margini dei grandi flussi turistici – ha spiegato Maria Iacono in varie occasioni pubbliche -. Grazie alla legge sulle Ferrovie Turistiche sarà possibile organizzare, insieme ai comuni, treni storici e turistici finalizzati a trasportare visitatori nel territorio, alla scoperta di bellezze paesaggistiche, tradizioni storiche e culinarie e, in una parola cogliere attraverso una nuova forma di turismo la vera essenza dell’Italia che è ancora custodita nei nostri territori''.

Oltre alla linea Civitavecchia-Capranica-Orte, in sede di prima applicazione, le tratte ferroviarie ad uso turistico saranno: Sulmona-Castel di Sangro; Cosenza-San Giovanni in Fiore; Avellino-Lioni-Rocchetta Sant’Antonio; Sacile-Gemona; Palazzolo-Paratico; Castel di Sangro-Carpinone; Ceva-Ormea; Mandas-Arbatax; Isili-Sorgono; Sassari-Palau Marina; Macomer-Bosa; Alcantara-Randazzo; Castelvetrano-Porto Palo di Menfi; Agrigento Bassa-Porto Empedocle; Noto-Pachino e Asciano-Monte Antico.






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