ANNO 14 n° 111
''Una famiglia specializzata nei furti''
Sette gli arrestati, quattro uomini e tre donne tutti legati da vincoli di parentela:
messi a segno almeno cinque colpi facendo leva sulla distrazione delle vittime
25/03/2015 - 12:57

VITERBO - (fla.lud.) Mettevano a segno furti nelle auto e nei negozi, smantellato sodalizio criminale attivo nella Tuscia. Sono sette le ordinanze di custodia cautelare spiccate all’alba di oggi a seguito del blitz della squadra Mobile tra Vetralla, Viterbo e Grotte Santo Stefano. Sette di cui cinque in carcere e una ai domiciliari. All’appello manca ancora un soggetto che probabilmente si trovava fuori zona ma che sarà presto assicurato alla giustizia. L’indagine è stata coordinata dal sostituto procuratore Franco Pacifici e portata a termine dal personale dalla III Sezione della Mobile con la collaborazione del brigadiere della guardia di finanza Giuseppe Boemia. 

Clicca qui per vedere la fotogallery

A finire in manette oggi sei persone, tutte legate da vincoli di parentela, ecco perché l’operazione è stata denominata Family. Personaggi appartenenti a famiglie viterbesi già note alle forze dell’ordine anche per reati gravi come violenze e rapine, che ora dovranno rispondere di furto aggravato e utilizzo fraudolento di bancomat e carte di credito in concorso. Si tratta di C.E., di 27 anni, A.D., di 39 anni, e la sua compagna, P.E., di 34; V.G., di 38enne e la moglie, D.E., 27enne e E.H., sempre di 27 anni.

L’indagine è scattata circa tre mesi fa ed è partita dal monitoraggio dell’Ufficio denunce. Tanti, troppi, i furti di portafogli e oggetti di valore lasciati in auto e quelli messi a segno con destrezza negli esercizi commerciali del capoluogo. Tutti colpi riusciti grazie alla distrazione delle vittime. Sono stati attivati quindi servizi di controllo e pedinamenti per far luce sulla dinamica e individuare i responsabili. Al momento sono cinque gli episodi contestati alla banda dal gip Francesco Rigato ma potreebbero essere molti di più. 

Il modus operandi era sempre lo stesso: seguivano le vittime, specialmente le donne, e, quando queste parcheggiavano la loro auto rompevano il vetro e si impossessavano di tutti gli oggetti di valore che trovavano, contanti ma anche bancomat. ''Approfittavano di un momento di distrazione – ha spiegato il vice questore Fabio Zampaglione in conferenza – e prendevano alla svelta borse e portafogli. Tra gli effetti spesso hanno trovato anche bancomat e carte di credito con i pin appuntati. A quel punto provvedevano a effettuare prelievi immediati anche consistenti, come mostrano i filmati ripresi dal sistema di videosorveglianza''.

Anche quando agivano nei negozi la strategia era sempre quella di puntare sulla momentanea distrazione dei gestori e delle commesse. Dopo aver chiesto loro qualche informazione sulla merce, uno dei malviventi si avvicinava alla cassa e con grande abilità prelevava i contanti dalle casse.

''Dopo l'arresto di pochi giorni fa di due donne dedite ai furti negli appartamenti - ha continuato Zampaglione – l'operazione di oggi costituisce il secondo step di un’attività investigativa volta a reprimere il fenomeno dei furti, reati che pesano particolarmente ai cittadini. Per questo raccomandiamo di prestare la massima attenzione, di non lasciare mai oggetti incustoditi anche solo per qualche secondo''. ''In questi ultimi mesi – ha aggiunto il questore Lorenzo Suraci - abbiamo intensificato le pattuglie sul territorio specie nell’orario serale per scoraggiare i delinquenti. I dati mostrano un calo dei furti ma l’attenzione resta sempre alta, non ci culliamo sugli allori''.





Facebook Twitter Rss