ANNO 14 n° 109
''Una bomba ecologica al Pascolaro''
Bernini (M5s) denuncia: ''Rifiuti pericolosi per 1,4 milioni di chili a Graffignano''
03/08/2017 - 12:49

VITERBO – (aml) Un quantitativo impressionante di rifiuti, ''una bomba ecologica'' in località Pascolaro e bivio del Pellegrino nel comune di Graffignano. A riaccendere i riflettori sulle 1400 tonnellate di immondizia tra cui anche rifiuti pericolosi smaltiti nell'area è il deputato M5s Massimiliano Bernini che stamattina ha depositato in prefettura a Viterbo la richiesta di un intervento statale urgente da inoltrare al ministro all'ambiente Gian Luca Galletti. Il capo del dicastero ambientale era stato invitato, insieme al prefetto di Viterbo Nicolò D'Angelo e a Bengasi Battisti, a partecipare all'incontro odierno promosso dal pentastellato. Unico presente Battisti, presidente dell'associazione Comuni virtuosi.

La vicenda finì nel mirino delle indagini del Corpo forestale negli anni 2006-2007 e nel 2009 la Provincia di Viterbo emise un'ordinanza di diffida nei confronti dei responsabili a provvedere e ad adottare i necessari interventi di messa in sicurezza, di bonifica e di ripristino dei luoghi in località Pascolaro, nel comune di Graffignano. Nell'impianto esistente secondo gli accertamenti eseguiti da carabinieri e dal corpo forestale sarebbero stati gestiti illegittimamente 1,4 milioni di chili di immondizia mista a rifiuti pericolosi.

''Una bomba ecologica – dichiara Bernini – ancora più allarmante data la prossimità della località Pascolaro ad un'ansa del fiume Tevere e alla presenza nelle adiacenze di zone speciali e di siti di interesse comunitario, che pone l'Italia anche a rischio di infrazione europea''.

Ma l'allarme il deputato pentastellato lo lancia soprattutto in relazione al danno ambientale e alla tutela della salute pubblica.

Nella denuncia chiede in particolare ''di essere informato sull'andamento del procedimento relativo alle misure intraprese dal ministero all'ambiente finalizzate non solo al risarcimento del danno ambientale ma anche alla messa in sicurezza e bonifica dei terreni. Da cittadino chiedo che venga rispettato e fatto rispettare il principio comunitario del 'chi inquina paga'''.

All'immane quantità di rifiuti illegittimamente gestiti fa da contraltare un altro dato che preoccupa. Secondo quanto dichiarato dalla Prefettura di Viterbo nell'audizione del febbraio scorso la spesa ipotizzabile, per la sola caratterizzazione dei suoli interessati, sarebbe di oltre un milione di euro.

Somma che, per Bernini, dovrebbe anche questa essere corrisposta dagli inquinatori. Non dai cittadini tramite la spesa pubblica. Senza considerare che lo stanziamento di 585mila previsto dalla regione Lazio per la caratterizzazione è cifra decisamente insufficiente. Urge pertanto l'intervento dello Stato. Ma soprattutto è urgente individuare i responsabili di tale ''bomba ecologica''.

''Trovo assurdo – conclude Massimiliano Bernini – che imprese inserite nel Bollettino della commissione parlamentare d'inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali connessi continuino ad operare''.

L'azienda interessata dalla vicenda di Graffignano, infatti, ha ottenuto ulteriori concessioni tra cui anche in altre aree del Viterbese.






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