ANNO 14 n° 114
Un piano di rilancio per Marina di Pescia Romana
Federbalneari: ''Necessario un confronto con Comune e Regione''
13/05/2017 - 17:07

Riceviamo e pubblichiamo da Federbalneari Litorale Nord

MONTALTO DI CASTRO - Per i 5 Km di costa che vanno dal Tafone al Chiarone i concessionari di Marina di Pescia Romana intendono intraprendere, d'intesa con la futura amministrazione comunale e con la Regione Lazio, un percorso progettuale mirato al miglioramento del turismo naturalistico integrato con quello balneare. Ciò significa rendere fruibili in piena sostenibilità ambientale aree di pregio quali ''Paglieto grande'' o l'area dunale di Costa selvaggia e delle Graticciare: una fruibilità realizzata attraverso interventi di valorizzazione che non alterino né modifichino un territorio così prezioso dal punto di vista naturalistico.

''Siamo d'accordo col prof. Nascetti dell'Università della Tuscia – dichiara Marco Maurelli, presidente di Federbalneari Litorale Nord - che si debba puntare alla creazione di una zona a tutela biologica per rilanciare la pesca e il mare connessi ad una offerta turistica che comprenda sia il mare con la balneazione e l'intrattenimento, sia l'ambiente marino dal punto di vista naturalistica. In tal senso va vista la valorizzazione delle zone di pregio quali Paglieto Grande e le aree dunali che dovrà contribuire ad un rilancio turistico di Marina di Pescia Romana. Per questo rilancio la nostra associazione, fortemente impegnata ed in piena sintonia con i concessionari, intende avviare al più presto con gli Enti pubblici preposti un tavolo tecnico permanente di studio e confronto''.

Valorizzazione e rilancio del litorale di Pescia Romana non possono prescindere dal grave problema del contrasto all'erosione. Su tale problema tutti gli operatori del settore coordinati da Federbalneari Litorale nord, ritengono necessario un progetto e un conseguente intervento sull'intero litorale, evitando di dare seguito ad interventi parziali a difesa solo di alcuni tratti che, modificando le correnti marine, potrebbero provocare gravi danni sul tratto di litorale non interessato dall'intervento. L'approccio corretto – che dovrebbe peraltro coincidere con gli intendimenti della Regione Lazio- è quello dell'attuazione della stessa normativa regionale attraverso la partecipazione dei concessionari in forma associata e la creazione di un fondo ad hoc per i rischi delle mareggiate e la manutenzione ordinaria.

A tale scopo la sottoscrizione di una convenzione tra rappresentanti di categoria, Regione e Comune è propedeutica al reperimento di finanziamenti pubblici da destinare in concerto e con razionalità al contrasto all'erosione della costa.






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