ANNO 14 n° 110
Un film sulla tratta delle donne nigeriane
Domenica 14 a Sutri l'incontro e la proiezione del documentario ''Le figlie di Mami Wata''
08/02/2016 - 09:58

SUTRI - La tratta è un crimine transnazionale che sconvolge la vita di migliaia di persone ed è causa di inaudite sofferenze. Secondo i dati forniti dal Ministero dell'Interno, le donne nigeriane arrivate via mare in Italia a fine settembre 2015 sono state 4.371. L'anno scorso, nello stesso periodo, erano state 1.008. L'80% delle ragazze nigeriane provengono dalla regione di Edo, dove vengono adescate e sottoposte a cerimonie voodoo: riti attraverso i quali viene loro imposto un ricatto psicologico, nella convinzione che qualsiasi tentativo di fuga o ribellione dai loro trafficanti causerà sventure ai propri cari. 

Sono questi gli argomenti che si affronteranno a Sutri domenica 14 al Colle Diana Cafè alle ore 17.30 dove, insieme a Giuseppe Carrisi,giornalista Rai, e alla sua associazione Pizzicarms, con il supporto tecnico ed organizzativo di Noneuncontinentenero, verrà proiettato il film ''Le figlie di Mami Wata''.

Il film-documentario di Giuseppe Carrisi racconta il fenomeno del traffico di ragazze nigeriane dal loro paese in Italia, a scopo di sfruttamento sessuale. Il documentario è arricchito dalle testimonianze di Isoke, una ragazza nigeriana che è riuscita a liberarsi dai suoi aguzzini, e Claudio, un suo ex ''cliente'' italiano, divenuto paladino della lotta allo sfruttamento sessuale delle donne. Una storia di redenzione giusta per festeggiare un San Valentino meno convenzionale.







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