ANNO 14 n° 110
''Un costoso funerale della Tasi per i cittadini''
Il segretario Uil Giancarlo Turchetti
fa il punto sugli aumenti
19/12/2015 - 12:52

VITERBO - Riceviamo e pubblichiamo dal segretario provinciale della Uil Giancarlo Turchetti

''Renzi l'ha definito il funerale della Tasi. Un addio costoso. E a pagarne il prezzo sono come sempre cittadini e lavoratori. Il costo medio è infatti di 191 euro per famiglia (di cui 101 euro da pagare con il saldo di dicembre), a fronte dei 175 euro medi pagati lo scorso anno, con un aumento medio del 9,1%.

Nelle sole città capoluogo il costo medio è di 203 euro (di cui 106 euro da pagarsi con il saldo di dicembre), a fronte dei 194 euro pagati nel 2014, con un aumento medio del 4,6%. A Viterbo il costo medio annuo della Tasi sulla prima casa è di 251 euro con un saldo da versarsi a dicembre che in media è di 140 euro. A dichiararlo è Giancarlo Turchetti, segretario generale della Uil di Viterbo, sulla base dei dati del Servizio Politiche Territoriali della Uil.  

''Cifre decisamente più alte – prosegue Turchetti – per quanto riguarda il saldo Imu sulle seconde case: il costo medio in questo caso è di 887 euro di cui 448 euro da pagare con il saldo di dicembre, con punte di 2.028 euro a Roma (1.014 euro il saldo); 1.828 euro a Milano (914 euro il saldo); 1.792 euro a Torino (896 il saldo); 1.748 euro a Bologna (874 euro il saldo). Al netto degli 844 Comuni 'ritardatari' (Enti che hanno approvato dopo il 30 luglio le delibere), la tendenza – spiega Turchetti – è stata quella di confermare le aliquote dello scorso anno, ma ben 958 Comuni (il 12,4% del totale), hanno rivisto al rialzo le aliquote e/o diminuito le detrazioni, tra cui 12 Città capoluogo di provincia. Soltanto 143 Municipi hanno, invece, diminuito le aliquote o alzato le detrazioni, tra cui 6 Città capoluogo. A Viterbo si passa da un'aliquota del 2,2 per mille al 2,5 per mille. Saranno infine 19,7 milioni i proprietari di prima casa chiamati al versamento dell'ultima (e definitiva?) rata della TASI a cui si aggiungono 25 milioni di proprietari di altri immobili chiamati a versare l'IMU e la TASI. Il conto tra IMU e TASI con il saldo di dicembre sarà di 12,8 miliardi di euro di cui 10,1 miliardi per l'IMU 2,7 miliardi di euro per la TASI (1,9 miliardi di euro per la prima casa). Con l'acconto di giugno e il saldo di dicembre tra IMU e TASI gli italiani – sottolinea Giancarlo Turchetti – verseranno nelle casse pubbliche complessivamente 24,8 miliardi di euro, di cui 19,8 miliardi di euro per l'IMU e 5 miliardi di euro per la TASI (3,7 miliardi di euro per la prima casa)''.

''Per la Uil ogni riduzione del carico fiscale è benvenuta – commenta il segretario confederale Uil Guglielmo Loy – compresa la Tasi, dal momento che l'81% dei proprietari di un'abitazione principale sono lavoratori e lavoratrici dipendenti e pensionate e pensionati anche se è sempre opportuno mantenere un principio di equità agevolando, il più possibile, le persone meno fortunate.

Tuttavia, diventa fondamentale, come abbiamo avuto modo di dire più di qualche volta, assicurare nel tempo e strutturalmente la totale e completa copertura delle risorse ai Comuni, per evitare ciò che è già accaduto in passato: si toglie una tassa e si aumentano altre tasse, oppure si riducono i servizi essenziali.

È bene poi ricordare – conclude Guglielmo Loy – che il sistema di tassazione e tariffazione locale non è composto solo da Tasi, Imu e addizionale comunale Irpef (tributi questi che per il 2016 non potranno aumentare), ma offre un ampio ventaglio di balzelli che colpiscono, più o meno, la stragrande maggioranza delle famiglie come le tariffe sugli asili nido, le residenze per anziani, i trasporti e la tassa rifiuti (Tari), per i quali, per il prossimo anno, si potrebbero verificare ulteriori aumenti rispetto a quelli già registrati nel corso di quest'anno''.







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