ANNO 14 n° 89
''Un consiglio comunale aperto con Sergio Caci''
A Montalto la richiesta della minoranza per chiarire la situazione del Sindaco
01/12/2019 - 05:47

di Veronica Ruggiero

MONTALTO DI CASTRO – Un consiglio comunale pesante, quello di venerdì mattina, in cui maggioranza e minoranza si sono affrontate direttamente sulla nodosa questione della condanna del sindaco Sergio Caci, sospeso dalle sue funzioni secondo la legge Severino, l’applicazione della quale è prevista nel caso di condanna per reati contro la pubblica amministrazione. Compatta e sicura la maggioranza ha portato avanti la sua linea, cioè discutere solo i punti all’ordine del giorno previsti, mentre la minoranza ha attaccato sui tempi intercorsi tra la ricezione da parte del presidente del consiglio Fabio Valentini del decreto di sospensione prefettizio e la relativa notifica ai membri del consiglio comunale. “Mi rivolgerò al prefetto – ha dichiarato davanti all’assemblea Eleonora Sacconi – La notifica doveva essere consegnata con urgenza. Scriverò all’organo prefettizio per capire se ci sia stata qualche irregolarità”. Non solo i tempi di consegna sono stati oggetto di polemica da parte della minoranza, ma anche il secco diniego espresso dal consigliere di maggioranza Marco Fedele di inserire tra i punti all’ordine del giorno la condanna e la sospensione del sindaco ha inasprito il clima già teso.

“Abbiamo appreso dai quotidiani sia online che cartacei della condanna in primo grado del sindaco – ha dichiarato la Sacconi - pensavamo che durante il consiglio voi avreste avuto modo di fornire spiegazioni ed elementi alla cittadinanza sulla situazione, vi chiediamo quindi di inserire all’ordine del giorno questo punto”. Risoluto il consigliere di maggioranza ha riportato l’attenzione sull’opportuna distinzione tra dibattitto politico e istituzionale.

“Invito a dare corso al consiglio comunale – ha risposto deciso Fedele – ci sono dei punti all’ordine del giorno e gli adempimenti di legge richiedono che gli argomenti vengano rispettati puntualmente, quindi non ritengo che il presidente Valentini si debba sentire in alcun modo condizionato da questioni di carattere politico. Occorre distinguere la sede politica da quella istituzionale, questa è una sede istituzionale quindi chiedo di dare corso al consiglio comunale”. La Sacconi ha poi annunciato, prima di abbandonare l’assise insieme agli altri consiglieri di minoranza, la richiesta di poter fare “un consiglio comunale aperto, in un orario fruibile, in cui poter eventualmente sentire anche Sergio Caci”.






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