‘’E’ ancora presto per stilare un bilancio della prima giornata di scuola ma dalle notizie in mio possesso non ci sono stati disagi o segni di protesta da parte di studenti o genitori’’. A parlare è Venanzio Marinelli, dirigente dell’Ufficio scolastico della provincia di Viterbo, intervistato poche ore dopo l’apertura dell’anno scolastico 2011/2012.
‘’L'Ufficio territoriale di Viterbo è stato il primo in Italia a chiudere le operazioni di preparazione del nuovo anno scolastico - afferma il dirigente - Entro il 31 agosto abbiamo provveduto alla composizione delle classi e all'assegnazione del personale docente e non docente. L’unico problema sollevato dai genitori è stato il numero degli insegnanti di sostegno – continua Marinelli – pochi a fronte di un’esigenza superiore. Dal canto nostro abbiamo cercato di soddisfare le richieste giunte in ufficio, anche se comprendiamo perfettamente i dubbi dei genitori per l’istruzione dei propri figli, soprattutto quando si tratta di situazioni problematiche. Al momento posso solo augurare un buon anno scolastico a tutti gli studenti della provincia’’.
Dello stesso parere il segretario provinciale della Flc-Cgil di Viterbo, Giuseppe di Russo, soddisfatto per il primo giorno di scuola, che però, solleva la questione delle cosidette ‘’classi pollaio’’: ‘’per quanto riguarda l’apertura del nuovo anno scolastico non abbiamo ricevuto gravi segnalazioni da parte dei genitori e del personale delle scuole – afferma il segretario – l’unico punto dolente è presentato dal numero dei bambini per classe, elevato secondo i criteri ministeriali e nelle quali si trovano ragazzi disabili, spesso non assistiti nel migliore dei modi’’.
Secondo Di Russo questa situazione sarebbe scaturita dal taglio dei fondi del Governo Berlusconi anche se – afferma il segretario – ‘’il nostro ministro continua ad affermare che la scuola di oggi è più efficiente rispetto a quella degli anni passati’’.
‘’Sono certo – conclude di Russo - che la scuola della provincia saprà mettere in campo con passione e determinazione le risorse e le competenze fondamentali per la costruzione di un sistema educativo di qualità, volto a garantire a tutti gli studenti, nessuno escluso, una formazione completa e focalizzata sulla centralità dell’alunno-persona’’.
Un primo bilancio è stato stilato anche dal segretario provinciale Uil Scuola Tonino Longo che pone in primo piano il problema del personale Ata, i cosidetti ‘’bidelli’’: il numero ridotto dei collaboratori in alcuni plessi della provincia crea non pochi problemi per la sicurezza e l’ordine delle scuole – sostiene Longo – il ruolo del personale Ata non deve essere sottovalutato perché si tratta di figure importanti nell’ambito del funzionamento di tutti gli istituti. Comunque – conclude il segretario - la situazione si sta pian piano risolvendo’’.