VITERBO – Oggi l'autopsia sul corpo del giovane Alieu Jallow, il 23enne morto nel rogo al Carmine all’intero di una palazzina in via Vico Squarano, 50.

A causa di numerosi problemi burocratici legati anche alle autorizzazioni dell’ambasciata del Gambia, la nomina da parte della Procura di Viterbo di un medico legale e il conseguente esame autoptico sono slittati fino ad oggi, a più di dieci giorni di distanza dalla sua scomparsa.

E così si dovrà attendere ancora anche per i funerali del giovane. Già da tempo il Comune e il sindaco Giovanni Arena si sono attivati per l’organizzazione delle esequie di Alieu: l’ultimo saluto potrebbe arrivare prima della fine della settimana.

Alieu ha perso la vita nella notte di Natale, intorno alle 3 e mezza: un rogo avrebbe completamente avvolto la scantinato della palazzina, andando a riempire di fiamme e fumo gran parte dei locali. Il giovane dopo aver lanciato l’allarme e messo in salvo un suo connazionale e il 60enne che li ospitava, si sarebbe accasciato a terra e avrebbe esalato l’ultimo respiro. Avvolto dal fuoco e dal fumo, sarebbe morto intossicato.

L’incendio, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, sarebbe partito da uno scantinato in cui alloggiava un 29enne rumeno, già fermato e denunciato per omicidio colposo, incendio colposo e omissione di soccorso dalla squadra mobile.

''Li ospitavo per le feste di Natale – ha spiegato il giardiniere viterbese, assegnatario dell’alloggio Ater – Alieu era da poco arrivato a Viterbo, non avevo neppure fatto in tempo a denunciare la sua presenza in casa al Comune, mentre per il suo amico era tutto in ordine''.

Ora di entrambi gli sfollati sopravvissuti si sta occupando la Caritas viterbese, almeno fino a quando lo stabile, bonificato e messo in sicurezza, sarà di nuovo consegnato al Comune.