ANNO 14 n° 114
Giovedì web Tutto sul Couchsurfing, il social sull'ospitalità
>>>> di Samuele Coco <<<<
31/07/2014 - 00:11

di Samuele Coco

VITERBO – Un fenomeno, una moda passeggera, uno stile di vita e non solo. In tutti questi modi è stato definito l’ormai celebre social network CouchSurfing.

Letteralmente significa ''navigare sui divani''. Già, proprio i divani, che rappresentano, nella filosofia dell'ospitalità proposta dal sito, il minimo indispensabile per poter essere ospitati o ospitare qualcuno. Il sito è attivo dal 2003 e ci si può iscrivere in maniera rapida e gratuita, richiedendo subito di essere ospitati e mettendo a disposizione la propria abitazione, o, per meglio dire, il proprio divano.

Gli utenti che usano CouchSurfing si definiscono ''surfers'' o ''Couchsurfers'' e crescono anno dopo anno. CouchSurfing oggi è la più numerosa comunità online dedicata allo scambio di ospitalità, vanta infatti oltre due milioni di utenti attivi in oltre settantamila città.

A raccontare le dinamiche di questo fenomeno ci ha pensato il fotografo Gabriele Galimberti, originario di Arezzo, che ha viaggiato in tutto il mondo attraverso CouchSurfing, facendosi ospitare da centinaia di persone e ospitandone altre nella sua casa in Toscana. Galimberti ha realizzato un progetto fotografico fatto di ritratti di tutti quelli che l’hanno ospitato. Gli scatti sono raccolti nel sito del fotografo, in una apposita sezione chiamata proprio CouchSurfing.

Galimberti ha così potuto provare sulla sua pelle cosa voglia dire essere un Couchsurfers: ''Grazie a CouchSurfing ho potuto dormire in una villa da favola in Texas così come in una stanza di pochi metri quadri in Sichuan, inoltre condivisa con tre generazioni di una famiglia cinese. Sono stato ospitato da una famiglia di nudisti in Ucraina ma anche sul divano di Erlend Oye, il cantante dei Kings of Convenience, a Bergen, in Norvegia''.

Galimberti commenta tramite il suo sito che il CouchSurfing ''dà luogo a storie di condivisione, di amicizia e talvolta di amore. Ma, più di tutto, il couchsurfing fornisce un modo per conoscere luoghi e persone in modo profondo, cioè la vera essenza del viaggio''.

Le fotografie del progetto sono accompagnate da una sorta di diario del fotografo, con un racconto sulla persona, la casa e la vita di chi lo ha ospitato. La serie completa di CouchSurfing e tutti gli altri progetti paralleli di Galimberti sono stati pubblicati settimanalmente su D-Repubblica e sono visibili per intero tramite il sito del fotografo.

Nessuno può dire se CouchSurfing sia un fenomeno o una moda del momento, ma quello che è certo è che nella filosofia del sito vive uno degli aspetti più belli della condivisione in rete della nuova comunità giovane e multiculturale del mondo.





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