ANNO 14 n° 111
Tutti pazzi per la macchina e i facchini
Il ministro Poletti: ''Straordinaria; la realtà supera di gran lunga la fantasia''
Il sottosegretario Barracciu: ''Sono sbalordita, emozionata e senza parole''
04/09/2014 - 01:35

VITERBO - ''Splendida'', ''straordinaria'', ''un'emozione senza eguali'', ''bella da lasciare senza fiato'': fioccano gli aggettivi superlativi nella stanza di Palazzo dei Priori riservata ai rappresentanti del governo e delle istituzioni. La Macchina di santa Rosa è stata appena adagiata sui cavalletti in piazza del Plebiscito, dopo aver percorso a passo di danza via Cavour e aver compiuto la celebre girata. E' li canto del cigno di ''Fiore del cielo'', la creatura di Arturo Vittori, fratello dell'astronauta Roberto, giunta al sesto e ultimo trasporto.

In prima fila, nella finestra una volta riservata ai papi, accompagnati e ''coccolati'' da Giuseppe Fioroni, a sua volta ''assistito'' da Alessandro Mazzoli, ci sono il ministro del Lavoro Giuliano Poletti e il sottosegretario ai Beni Culturali Francesca Barracciu. Dal Mibac sono arrivati anche altri ospiti, tra i quali Anna Maria Buzzi, un vero e proprio deus ex machina dei beni culturali. Tutti marcati stretti da Fioroni in vista dell’imminente riordino delle soprintendenze. Obiettivo dichiarato dello stesso Fioroni è non solo mantenere in vita, sebbene sotto altra specie, l'attività della soprintendenza all'Etruria Meridionale, ma anche di assegnare a Viterbo la sede, o una delle sedi.

''E' straordinaria – commenta a caldo il ministro Poletti mentre continua a scattare foto con il cellulare -, mi avevano parlato di un grande evento, ma la realtà supera ogni immaginazione''. Ad avviso i Poletti, ''santa Rosa, i facchini, la Macchina, il trasporto sono segni tangibili che dimostrano cosa si riesce a fare con la volontà, l'ingegno, il sacrificio, la forza delle tradizioni. Un Paese come l'Italia – aggiunge il ministro –, così ricco di tradizioni uniche e di rilievo internazionale, ha in sé le capacità per superare i momenti di difficoltà, anche quelli più acuti come l'attuale''.

Ammirata fino alla commozione il sottosegretario Barracciu. ''Sono senza parole, incredula, sbalordita. La Macchina, con la sua altezza e la sua luminosità - dice- rappresenta una richiesta di protezione rivolta santa Rosa, e i facchini incarnano la riconoscenza della città verso chi tale richiesta l'ha esaudita e continua ad esaudirla''.

Barracciu ricorda che il ministro Dario Franceschini, dopo il riconoscimento dell'Unesco come patrimonio immateriale dell'umanità, ha istituito un tavolo di coordinamento tra le istituzioni delle città in cui si celebrano le feste delle grandi macchine a spalla: Viterbo, Nola, Palmi e Sassari, già da qualche anno unite in un'apposita Rete.

''Il tavolo istituito per decreto dal ministro Franceschini – aggiunge Barracciu – sarà presieduto da me stessa e avrà l'obiettivo di individuare, programmare e promuovere iniziative volte alla salvaguardia, alla promozione e alla valorizzazione dei riti e delle feste come la macchina di santa Rosa”. Ad avviso del sottosegretario, ''il patrimonio culturale immateriale è esposto ad alto rischio di estinzione ed è da ritenersi a tutti gli effetti un bene meritevole di tutela e di valorizzazione da parte dello Stato''.

Alcuni cinesi ospiti a Palazzo dei Priori esprimono con dei suoi gutturali alternati ai clic delle macchine fotografiche la loro ammirazione per il trasporto. Un oooh e uno scatto. Un oooh e uno scatto. Apprezzamento che hanno dimostrato anche poco dopo per buffet allestito nel cortile del palazzo comunale. E non solo stati i soli.





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