ANNO 14 n° 88
Tutti i segreti degli Etruschi in 3D
All'auditorium Fondazione Carivit a Valle Faul, il secondo incontro ''Etruscans''
23/01/2016 - 02:01

di Chiara Ciripicchio

VITERBO - Antichità e modernità. Due mondi molto diversi ma che solo apparentemente sembrano non riuscire a dialogare. Uno dei punti dì convergenza tra le due realtà è stato esposto all'auditorium delòla Fondazione Carivit a Valle Faul,durante il secondo incontro della manifestazione ''Etruscans – Gli Etruschi mai visti'' dal titolo ''I segreti di Etruschi in 3D''.

Il presidente dell’Associazione Historia, Alessandro Barelli, ha moderato un talk show capace di confrontare il mondo degli Etruschi con la nostra epoca, patria di tecnologie sofisticatissime. Fabio Remondino della Fondazione Bruno Kessler, Antonella Guidazzoli di Cineca e Massimo Legni di Atd Holograms hanno discusso di come la tecnologia possa essere applicata ai beni culturali e, in particolar modo, al mondo degli Etruschi.

Fabio Remondino di tecnologia se ne intende. Con la Fondazione Bruno Kessler, infatti, si occupa proprio di fare ricerca nel campo del rilievo in 3D: ''Lavoriamo in diversi campi: nell’urbanistica, nel settore industriale, in quello ambientale e persino nel settore dei beni culturali. Facciamo rilievi e modellazione in 3D anche in relazione a monumenti, siti archeologici e oggetti antichi. Tutto questo per rilevare eventuali criticità, ricostruire siti andati distrutti ma anche per scopi di conservazione e valorizzazione'' spiega Remondino.

Non è un caso, dunque, che la Fondazione Bruno Kessler collabori dal 2009 con Historia. ''Abbiamo rilevato e modellato in 3D diverse tombe etrusche, quelle che del resto sono esposte nella mostra multimediale 'Etruschi 3D', creando della nuove planimetrie molto più accurate di quelle precedenti''. – conferma l’ingegnere – ''Abbiamo inoltre compiuto delle analisi strutturali sulle tombe, delle analisi multispettrali e ci siamo occupati anche di portare a termine dei restauri virtuali degli affreschi presenti all'interno delle tombe stesse''. Con questi esami, compiuti grazie al supporto del 3D, è possibile osservare come questi reperti storici appaiono ai giorni nostri e, al tempo stesso, come erano in origine. Si può, inoltre, constatare visitando la mostra ''Etruschi 3D'', che sono stati realizzati anche dei tour virtuali all’interno delle necropoli di Tarquinia, Cerveteri e Vulci, i quali permettono di ammirare i siti direttamente dalla mostra.

La dottoressa Antonella Guidazzoli, invece, è intervenuta all’evento in veste di realizzatrice del progetto e della piattaforma ''Experience Etruria''. ''L’idea era quella di creare una piattaforma che legasse gli Etruschi al tema del cibo'' - spiega la Guidazzoli - ''Al personaggio di Apa ne abbiamo aggiunto un altro, Ati che è poi diventata la protagonista di un cartoon incentrato sul racconto della Veio etrusca. Ati è stata però utilizzata anche come protagonista di 'Experience Etruria'. Si tratta di un personaggio femminile realizzato in 3D che ha in sé tutte le caratteristiche di una donna etrusca, a partire dall’abbigliamento''. La protagonista di questo cartoon è stata infine inserita in alcune riprese realizzate grazie al supporto di un drone con l’obiettivo di raccontare il territorio etrusco.

Ma all’interno della mostra ''Etruschi 3D'', visitabile fino al 4 maggio recandosi all’ex Chiesa degli Almadiani di Viterbo, il pubblico può ammirare anche degli ologrammi realizzati da Massimo Legni, il quale ha fornito ai tanti presenti nell’auditorium della Fondazione Carivit, diversi esempi delle modalità con le quali si arriva a realizzare un ologramma, per poi aggiungere: ''Ora vorremmo stampare noi stessi due lastre oleografiche da poter aggiungere alla già ricca mostra sugli etruschi''.

È evidente, dunque, che ai giorni nostri esiste una grande possibilità: quella di far conoscere l’antico e affascinate mondo etrusco avvelendosi anche dell'aiuto di sofisticati e potenti mezzi tecnologici. E questa possibilità non possiamo certo lasciarcela sfuggire.






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