ANNO 14 n° 88
Tutti d'un sentimento sotto il traliccio
Questa mattina la prima prova di Gloria, partenza prevista per le 7 a san Sisto
05/07/2015 - 00:01

di Roberto Pomi

VITERBO – Tutti d’un sentimento per la prova del traliccio della nuova Macchina di Santa Rosa. Convocazione poco dopo l’alba per i facchini che stamattina sono chiamati al primo abbraccio con Gloria. Si tratta di un fatto storico, il primo trasporto del traliccio nel centro storico del nuovo millennio. Per trovare un precedente infatti bisogna tornare indietro con la memoria fino al lontano 1968.

La ''mossa'' da San Sisto è in programma per le 7, massimo 7 e quindici minuti primi. Il momento sarà preceduto dalla consegna dei ciuffi, dalla comunicazione di sette sostituzioni e dalla consegne delle apposite magliette fatte realizzare dal costruttore Fiorillo. Magliette che, secondo indiscrezioni, portano il logo del Sodalizio e dell’Unesco davanti e la scritta Gloria sul retro.

''I facchini sono tutti carichi – commenta il presidente del Sodalizio Massimo Mecarini -. Abbiamo voluto fortemente che la prova del traliccio venisse fatta sul percorso tradizionale perché c’è bisogno di farla così. Altrimenti andare in campagna e in piano non serve a nulla. Ricaveremo da questa esperienza informazioni utili per realizzare al meglio il trasporto del tre settembre. E’ fondamentale fare bene la prova del traliccio quando si cambia modello. Sarà poi un momento importante per tutta la città, che si prepara alle grande festa''.

Gloria sarà trasportata da Porta Romana a piazza del Comune, con fermata a piazza Fontana Grande. Sul piazzale di San Sisto i facchini non hanno voluto lo spargimento della pozzolana. ''Sarebbe stata una spesa a carico del Comune di Viterbo e quindi dei contribuenti, di questi tempi meglio evitare. Faremo un po’ più di fatica ma abbiamo ritenuto giusto così'', spiega Mecarini.

La Macchina di Raffaele Ascenzi si presenterà agli occhi dei presenti con la sua anima interna e delle allegorie già montate fino a un’altezza di dieci metri. Il precedente trasporto del traliccio sul percorso venne deciso nel 1968, dopo lo sfortunato passaggio di Volo d’Angeli del 1967. Quell’anno ''il campanile che cammina'' presentò diversi problemi e venne fermata alla fine di via Cavour, poggiandola al palazzo della Provincia.





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