ANNO 14 n° 114
Tuscia ancora in fiamme
I vigili del fuoco
esauriscono le squadre
Decine di incendi
23/08/2016 - 13:33

VITERBO - Nella Tuscia continuano le fiamme. Un agiornata frenetica e impegnatissima per i vigili del fuoco che già da questa mattina hanno esaurito le squadre e non riescono a coprire tutti i siti coinvolti dagli incendi e non solo.

Nella tarda mattinata di oggi si sono sviluppate le fiamme su sterpaglie e boschi in molti comuni della provincia di Viterbo tra cui Monterosi, Vasanello, Tarquinia, Civita Castellana e il capoluogo stesso. 

In queste ore invece i caschi rossi sono impegnati in vasti incendi: a Pescia Romana, dove sta andando a fuoco un grande capannone; a Tarquinia sull'Aurelia dove le fiamme stanno coinvolgendo delle fabbriche vicine; a Nepi la cui grande estensione della zona coinvolta dal fuoco sarebbe preoccupante; a Montalto; ancora a Vasanello e a Viterbo sia alla Palanzana, sia a Monterazzano.

Ma numerose sono anche le chiamate al 115 per la bonifica dei nidi di calabroni, alle quali però i vigili del fuoco sono costretti a rispondere con un mancato intervento perchè impegnati a risolvere le altre emergenze.

Tutte le squadre di soccorso sono a lavoro da questa mattina per sedare gli incendi, ma il centralino continua a squillare anche nel pomeriggio e i vigili del fuoco non sono numericamente sufficienti per raggiungere e spegnere tutti gli incendi segnalati. La penuria di mezzi e uomini a fronte dell'emergenza incendi di questi giorni nel Lazio era stata in mattinata segnalata anche dalla Cisl.

''E' una situazione di disagio che va avanti da molto tempo - lamenta un agente dei caschi rossi -. Noi personalmente noi possiamo farci nulla, se non cercare di fare il nostro lavoro al meglio. Ma raggiungere buoni risultati in una giornata come oggi è davvero difficile. Mancano le squadre di soccorso, sono insufficienti rispetto agli interventi da coprire, quindi non riusciamo a rispondere a tutte le chiamate purtroppo - conclude-. Molti interventi li lasciamo, anzi oggi siamo stati addirittura costretti a abbandonare una zona ancora in fiamme per raggiungerne un'altra di maggiore estensione e gravità''.






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