ANNO 14 n° 115
Turchetti (Uil) : ''Anche
a Viterbo aumentano
le tasse sulla prima casa''
20/09/2014 - 15:10

VITERBO - Anche a Viterbo aumenta il costo della prima casa. L'introdzine della Tasi (tassa sui servizi indivisibile) porterà ad un aggravio di costi per i possessori di un immobile. A rivelarlo è un report della Uil: ''Aumentano anche a Viterbo le tasse sulla prima casa - commenta il segretario generale Giancarlo Turchetti -. Mentre nel 2012 una famiglia senza figli, e una casa in categoria A3 – casa normalissima – con rendita catastale di 450 euro, pagava l'Imu 98,84 euro, con la TASI verrebbe a pagare 116,32 euro con un aumento della tassazione pari al 21,48%. Stessa cosa per le famiglie con figlio minore di 26 anni. In tal caso la tassazione, dall'Imu alla Tasi, passerebbe da 44,84 euro a 66,32'.

E i costi aumentano anche per le case in categoria A2: ''Proseguendo nell'analisi dei dati forniti dal report della Uil – sottolinea Turchetti – sempre a Viterbo, una famiglia con due figli minori e casa in categoria A2 con rendita catastale di 604,25 euro, mentre nel 2012 e 2013 non pagava un solo euro di Imu, con la Tasi verrebbe invece a pagare 73 euro. Tutto questo, anche perchè sono state ridotte le detrazioni sulla prima casa, passate da 200 a 50 euro. Stiamo parlando di famiglie e case normalissime. Famiglie e lavoratori con stipendi il cui potere d'acquisto viene continuamente sgretolato, famiglie di lavoratori che hanno subito pesantemente gli effetti della crisi economica e che hanno difficoltà enormi a tirare avanti, a costruire un futuro per se e i propri figli''

Ad avviso di Turchetti la Tasi è come l'Imu: ''Si cambia nome, si cambiano le regole, ma non cambiano gli effetti: la Tasi è la sosia dell'Imu. Non solo, ma si parla tanto di articolo 18 – diritto sacrosanto sancito dallo statuto dei lavoratori – che riguarda soltanto il 17% delle aziende in Italia, e poi non si fa nulla per investire su sviluppo e occupazione. Non si fa nulla. Se non stare a guardare il rapido precipitare verso il baratro di una città e un territorio provinciale dove aumentano la disoccupazione, dove le nuove generazioni sono private del loro futuro, dove la cassa integrazione e i licenziamenti crescono giorno dopo giorno. Siamo a un punto di non ritorno – continua Turchetti – e nessuno sembra volersene accorgere. L'unica cosa che si fa è aumentare le tasse scaricando sui lavoratori e i pensionati il peso della crisi economica''.

''A fine anno vedremo - conclude Turchetti - se tra il bonus di 80 euro e l'aumento della tassazione nel suo insieme, compresi gli aumenti dell'Irpef Comunale e Regionale, ci sarà un saldo negativo o positivo. Ciò che oggi è certo è che per i pensionati e le pensionate il 2014 eroderà buona parte della loro pensione''.







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