ANNO 14 n° 115
Tuodì, ormai è chiusura: ''Dobbiamo
pensare a ricollocare i dipendenti''
Fatiganti, segretaria generale UIL, lancia l'allarme: ''Oltre 100 lavoratori a rischio''
26/06/2017 - 07:25

VITERBO - ''Faranda, presidente della TuoDì, ha disdetto gli ultimi impegni con i sindacati. Per questo abbiamo proclamato lo stato di allarme. Il prossimo incontro, previsto per il 3 luglio è stato nuovamente posticipato, proprio oggi, al 6. Ma penso che questa volta verrà perchè i lavoratori hanno minacciato lo sciopero'': parla così Elvira Fatiganti, segretario generale della Uil di Viterbo, che si occupa della delicata situazione della catena di supermercati sull'orlo della chiusura. Una chiusura che, proprio Faranda, smentì telefonicamente qualche mese fa.

Ma nel frattempo la situazione è degenerata e, gli scaffali di molti punti vendita, sono rimasti a secco: ''E' stato proprio il mancato rifornimento - continua la Fatiganti - a far scattare l'allarme. Di solito è quello l'inizio della strada che porta alla chiusura. Quando un'azienda, magari, non riesce a pagare i fornitori e quindi rimane a secco''.

La situazione si era già palesata qualche mese fa, quando, dal punto vendita viterbese, molti clienti uscivano con qualche interrogativo. Un'atmosfera particolare che si è trascinata fino ad oggi: ''Dopo le mille disdette di Faranda - conclude il segretario generale della Uil - qualcosa ha iniziato a muoversi anche se la riunione è stata nuovamente posticipata: ma lo scipero ha spaventato l'amministrazione. Per noi è importante questo incontro perchè solo nella provincia di Viterbo, tra Dico e TuoDì, contiamo più di 100 dipendenti che vanno, a questo punto, ricollocati. Dobbiamo evitare la disoccupazione anche di persone non più giovani che sarebbero più difficili da reinserire nella sfera lavorativa. Il nostro obiettivo è quello di mantenere lo stesso personale con l'apertura della nuova attività''.






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