ANNO 14 n° 110
Truffavano grossisti della Tuscia comprando merce con societą false
Denunciate 11 persone
24/10/2017 - 09:38

VITERBO - Truffa ai danni di aziende all'ingrosso della Tuscia. Compravano una grande quantità di merce tramite finte società senza pagarla, ma la rivendevano per un profitto di circa 400 mila euro. Denunciati dalla guardia di finanza 11 persone residenti nella provincia di Viterbo.

Al termine di una articolata indagine, la guardia di finanza di Viterbo ha denunciato alla locale Procura della Repubblica 11 persone, di cui 10 residenti in questa provincia, per truffa aggravata in concorso.

I soggetti indagati sono ritenuti responsabili di avere messo in atto una serie di operazioni truffaldine, utilizzando società di comodo, create al solo scopo di effettuare acquisti di prodotti da ignari grossisti che riforniscono i negozi di articoli per la casa.

Le indagini hanno permesso di ricostruire le dinamiche del sistema criminoso posto in essere, a danno degli ignari fornitori, dai truffatori, ognuno con un ruolo ben delineato. Alcuni soggetti si occupavano del contatto con i grossisti e, in principio, per accreditarsi come clienti affidabili, effettuavano acquisti di piccole quantità di merce, subito pagate; i sedicenti agenti per la zona di Viterbo, assicurando di avere a disposizione un cospicuo pacchetto di clienti, effettuavano poi imponenti acquisti di merce di vario genere, da destinare a soggetti compiacenti, inesistenti, o talvolta ad imprese rivelatesi all’oscuro degli ordinativi effettuati.

Solitamente le forniture successive, per importi molto maggiori, ordinate sempre mediante imprese inattive o ignare, venivano fatte recapitare in diversi depositi o punti di scarico a disposizione degli indagati, ma non venivano onorate, se non parzialmente e a seguito di numerosi solleciti.

La merce veniva così reimmessa in commercio attraverso negozi compiacenti o rivendute ad altri esercizi inconsapevoli della provenienza illecita della stessa.

Gli accertamenti eseguiti hanno evidenziato la commissione di numerosi episodi di truffa a danno di grossisti operanti nella Tuscia ed in altre regioni del centro Italia, per un ingiusto profitto, complessivamente quantificato in oltre 400.000 euro.

Nei giorni scorsi l’autorità giudiziaria ha emesso nei confronti degli indagati l’avviso di conclusione delle indagini preliminari.






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