ANNO 14 n° 89
Trova la cassa vuota e chiede scusa alle commesse, condannato rapinatore
Il 36enne era stato identificato grazie alle immagini della videosorveglianza
I colpi nel giorno di San Valentino: con sč aveva una pistola giocattolo
05/12/2019 - 05:59

VITERBO – (b.b.) Tentò di mettere a segno due rapine entrando, armato di pistola ad aria compressa e con un casco in testa, all’interno di due esercizi commerciali nel giorno di San Valentino, condannato in via definitiva a un anno e dieci mesi di reclusione e a mille euro di multa.

A.V., 36enne romano, ma da anni residente a Viterbo, è finito in manette lo scorso febbraio, dopo aver tentato di rapinare un centro di toelettatura per animali in via Monte Santo e un negozio di giocattoli in via Mazzini, nell’arco di poche ore.

Peccato che, in entrambi i casi, non abbia trovato niente di ciò che sperava: le casse erano completamente vuote. Al loro interno solo qualche spicciolo.

E così, dopo aver chiesto scusa alle commesse per il piccolo inconveniente e aver stretto loro la mano, se ne sarebbe andato. Non rinunciando poi, l’indomani mattina, a rinnovare le proprie scuse, implorando la dipendente del negozio di giocattoli di ritirare la denuncia a suo carico.

Riconosciuto e identificato attraverso le immagini della videosorveglianza grazie al suo naso pronunciato e ad una leggera zoppia, è stato rintracciato a Piazza Crispi dai carabinieri e tradotto nel carcere di Mammagialla.

All’interno del suo appartamento, perquisito dai militari, sarebbero stati ritrovati il casco, il piumino e la pistola ad aria compressa, una fedele riproduzione una Beretta 92 FS in plastica con la quale aveva tentato di intimorire le commesse.






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