ANNO 14 n° 116
Troppo stress e muore, a processo per omicidio un 39enne nigeriano
Questa mattina la prima udienza davanti alla Corte d'Assise viterbese
27/01/2017 - 02:01

VITERBO - Avrebbe causato la morte di un 65enne, residente ad Ischia di Castro, per il troppo stress arrecatogli. Per questo un 39enne di origine nigeriane dovrà rispondere di omicidio preterintenzionale davanti alla Corte d'Assise viterbese.

Rinviato a giudizio lo scorso 3 ottobre dal Gup Stefano Pepe, per l'uomo, difeso dall'avvocato Luigi Mancini, oggi la prima udienza. Un'udienza di ammissione prove, in cui accusa e difesa depositeranno tutti i documenti e gli atti che serviranno, poi, nel corso del processo. Comprese le liste dei testimoni che, in aula, davanti al collegio dei giudici, dovranno ricostruire quegli istanti drammatici.

È il 7 ottobre 2013, quando, dopo una lite in un bar di Ischia di Castro, il nigeriano viene arrestato dai carabinieri per resistenza a pubblico ufficiale. Prima semina il panico nel locale, tirando in aria sedie e tavoli e poi si rifiuta di andare in caserma. Ad assistere alla violenta scena, anche il pensionato, che, colpito da un malore improvviso, cade a terra e muore per un infarto. E mesi dopo il referto dell'autopsia eseguita dalla dottoressa Maria Rosaria Aromatario, ne da la conferma: nonostante l'uomo avesse un quadro cardiocircolatorio già abbastanza compromesso, fu proprio quell'episodio di stress emotivo acuto a provocare l'infarto e, dunque, la morte.

Per questo il 39enne dovrà rispondere di omicidio preterintenzionale, rischiando fino a 18 anni di reclusione.





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