ANNO 14 n° 88
Troppi passaggi a livello “assassini” sulla linea ferroviaria ex Roma nord
05/06/2014 - 00:01

VITERBO – Dodici scontri di cui due mortali solo nell’ultimo anno sulla linea ferroviaria Roma Civita Castellana Roma. Una media di un incidente al mese. Una linea questa, conosciuta anche come la ex Roma nord, che è un vero percorso a ostacoli: conta 170 passaggi a livello in 101 chilometri di binari, di cui molti, troppi, senza sbarre.

L’ultimo mortale in ordine di tempo è quello che è costato la vita a un’anziana. Giovedì scorso, 29 maggio, un'auto con a bordo una coppia è stata travolta da un treno della ex Roma Nord nei pressi della Stazione di Catalano, a Civita Castellana. Viola Carvetti di 79 anni, seduta accanto al marito, che era alla guida, è morta sul colpo. Il marito, Nello Pierelli di 83 anni, nel violento urto ha riportato gravi ferite ed è stato trasportato al policlinico Gemelli, dove è stato ricoverato in prognosi riservata. Secondo i primi accertamenti eseguiti dai carabinieri, l’uomo non si sarebbe fermato allo stop del passaggio al livello senza sbarre e mentre l'auto era sui binari è sopraggiunto il treno che l'ha travolta e trascinata per diversi metri. Pochi giorni prima, il 10 maggio, tra Bagnaia e Vitorchiano si è sfiorata la tragedia. Un'auto con a bordo una donna e due bambini di 8 mesi e 2 anni si è scontrata con il treno della Roma Nord al passaggio al livello in strada Montecchio: tutti illesi, per fortuna. Altra tragedia sfiorata, su un'altra linea ferroviaria però, martedì sera al passaggio a livello che attraversa Tre Croci. Una donna stava per attraversare i binari quando un negoziante l'ha bloccata appena in tempo. Nonostante le sbarre alzate, infatti, il treno stava sopraggiungendo. Un guasto che senza la prontezza del negoziante sarebbe stato fatale. 

Ma a parte quest'ultimo, gli altri due, che si sono verificati a distanza di poco tempo nella Tuscia, hanno un punto in comune: i passaggi a livello sono senza barriere che si alzano e abbassano all’arrivo del treno. Così come tanti altri attraversamenti, pedonali e carrabili, senza sbarre, disseminati lungo la ferrovia Roma Civita Viterbo, di proprietà della Regione Lazio e gestita da Atac, che compirà 110 anni nel 2015. In generale, dei 64 attraversamenti carrabili pubblici, infatti, soltanto 6 hanno la classica transenna, 39 sono dotati di segnale lampeggiante e altri 19 sono addirittura «a vista», con la sola croce di Sant’Andrea. Altri 47 passaggi, altrettanto pericolosi, sono ''privati'', mentre meno problemi creano i 59 pedonali. Il codice della strada dice che bisogna attraversare i binari solo quando si è sicuri che non ci siano treni in arrivo, ma spesso le condizioni di visibilità, lo spazio fra la ferrovia e la strada e la portata del traffico non aiutano automobilisti.

Dal 2007 a oggi la Regione ha calcolato 40 incidenti. L’assessore ai Trasporti e alla Mobilità Guido Improta, commentando gli ultimi fatti di cronaca, ha detto ''che nel 2014 non si può ancora morire sui passaggi a livello''. Eppure i progetti per risolvere a monte la situazione sono ancora fermi o ancora da appaltare. Come quello che riguarda l'eliminazione di 8 passaggi a livello fra Catalano e Corchiano o quello, pronto dal 2006 e ancora bloccato per il raddoppio della tratta fra Montebello e Riano, che eliminerebbe 11 passaggi a livello.





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