ANNO 14 n° 89
''Trilogia del giudicare'', il convegno all'Unitus
E' organizzato da tribunale e Universitą
16/10/2019 - 10:54

VITERBO - “La trilogia del giudicare” è il titolo del convegno, organizzato dal Tribunale di Viterbo e dall’Università degli Studi della Tuscia, che si terrà venerdì prossimo alle ore 9,30 presso l’auditorium del rettorato di via Santa Maria in Gradi.

Il titolo fa riferimento ai tre “Seminari ‘Leibniz’ per la teoria e la logica del diritto”, promossi da Natalino Irti, che si sono tenuti presso l’Accademia dei Lincei nel triennio 2016-2018 e i cui atti sono pubblicati nei volumi, editi da ‘il Mulino’: Calcolabilità giuridica (2017); Il vincolo giudiziale del passato. I precedenti (2018); Decisione robotica (2019). Nell’interessante e prestigioso Convegno viterbese i temi trattati nei seminari Leibniz saranno discussi dalle massime cariche giurisdizionali e da studiosi di diverse discipline. Il principio del dibattito è nel concetto di calcolabilità, che Max Weber trapianta anche nel campo del diritto sostenendo che il capitalismo avrebbe bisogno di “un diritto che si possa calcolare in modo simile a una macchina”. Consegue la riflessione sull’importanza dei precedenti, considerabili come “dati” da immettere nella macchina giudicante che con l’avvento della robotica può diventare un congegno (non imposto all’uomo, ma posto dall’uomo – secondo le parole del prof. Irti) che elabora e tratta informazioni, e assume decisioni in base al materiale acquisito. Resta imprescindibile il ruolo “soggettivo” del giudice, al cui potere sarebbe demandata la selezione dei dati e degli algoritmi. Grosso pregio nella trattazione di tali temi -, già di per sé attuali, stimolanti e di ampia portata - è il contributo di voci differenti: non solo giuristi, ma anche filosofi, ingegneri, matematici finanziari. Si ritiene che per impostare in modo utile soluzioni (nuove) dei (nuovi e complessi) problemi si debba partire dalla consapevolezza della necessità di “innovazione”, giuridica prima che tecnica, e occorra muovere nell’ottica di una nuova cultura «anti-disciplinare». I lavori saranno aperti dai i saluti del Magnifico Rettore dell’Università della Tuscia, Alessandro Ruggieri, del sindaco di Viterbo, Giovanni Arena, del presidente del tribunale di Viterbo, Maria Rosaria Covelli, del Procuratore della Repubblica di Viterbo Paolo Auriemma e del professor Edoardo Chiti in rappresentanza del corso di laurea in Giurisprudenza dell’Università della Tuscia. Natalino Irti – Accademico dei Lincei e Professore emerito dell’Università di Roma “La Sapienza” – presiederà la sessione mattutina: terranno relazioni il vice presidente della Corte Costituzionale Aldo Carosi, il Primo Presidente della Corte Suprema di Cassazione Giovanni Mammone, il presidente del Consiglio di Stato Filippo Patroni Griffi. Nel pomeriggio Maria Rosaria Covelli coordinerà il confronto tra “punti di vista”, sui problemi del giudicare, tra i professori Alessandra Carleo (Matematica finanziaria, Università Roma Tre), Antonio Carratta (Diritto processuale civile, Università Roma Tre), Filippo Donati (Diritto costituzionale, Università di Firenze), Giuseppe Zaccaria (Filosofia del diritto, Accademico dei Lincei, Emerito Università di Padova), e il magistrato Valerio Napoleoni (Diritto penale, Corte Suprema di Cassazione).






Facebook Twitter Rss