ANNO 14 n° 107
Trent'anni fa la visita di Madre Terasa a Capranica
Il ricordo del sindaco Cappelli
23/05/2016 - 18:07

Da Angelo Cappelli, sindaco di Capranica, riceviamo e pubblichiamo

CAPRANICA - Il 24 maggio 2016 ricorre il trentesimo anniversario della visita a Capranica della Beata Madre Teresa di Calcutta, che verrà santificata il prossimo 4 settembre. È particolarmente significativo che questa cerimonia avvenga durante il Giubileo Straordinario della Misericordia, perché la vita di Madre Teresa di Calcutta è stata una delle testimonianze più limpide di misericordia cui questo mondo abbia mai assistito.

L’incontro avvenne nel centro sportivo ''Giggi Iezzi'', dove una folla di persone, oltre cinquemila, provenienti da tutta la Diocesi, si raccolse intorno alla futura Santa.

Il tempo non era particolarmente bello: per buona parte dell’incontro una pioggerellina sottile infastidì tutti i presenti, ed inoltre c’erano i problemi derivanti dalla necessità di tradurre le domande e le risposte che si succedevano senza sosta.

Ma il magnetismo di Madre Teresa, quello che diceva, il rispetto per l’immensa opera che aveva realizzato in tanti anni di servizio a favore dei più poveri e diseredati della Terra, tutto contribuì a creare una atmosfera di attenzione e rispetto.

Le Missionarie della Carità, le ''suorine'' vestite col sari bianco e righe azzurre, avevano affrontato una sfida impossibile e l’avevano vinta, aiutando, prima a Calcutta, poi in tutta l’India e quindi nel mondo intero, migliaia di senzatetto, orfani, malati, affamati. E di più avevano riaffermato la dignità dell’essere umano in qualunque clima, in ogni situazione economica e sociale, a qualunque religione appartenesse.

Memorabili furono le battaglie portate avanti soltanto con la fede e la buona volontà per dimostrare l’assurdità del sistema di caste indiano, che prevedeva ancora i “paria”, gli intoccabili, per i quali non era contemplata neppure una morte dignitosa, che spesso avveniva in piena solitudine in un angolo di strada.

I non credenti non potevano che ammirarla; per i credenti la sua opera era un incentivo alla fede, la dimostrazione pratica che un mondo migliore, a piccoli passi, era possibile.

Tutti comunque erano attenti e raccolti. Più che un incontro fu una grande preghiera collettiva, religiosa o laica, ma comunque preghiera.

A trenta anni di distanza Capranica ricorda ancora con affetto ed emozione quell’incontro breve ma intenso. Un’emozione che trascende fede, politica, ceto sociale. Pier Paolo Pasolini scrisse di Madre Teresa: ''…ha nei tratti impressa la bontà vera. Mai lo spirito di Cristo mi è parso così vicino e dolce!''

Madre Teresa si rivolse ai partecipanti, esortandoli ad amare la vita, ad amare la famiglia, ad amare l’uomo esclusivamente perché uomo. ''Nessuno – disse – può essere lasciato indietro, nessuno può essere abbandonato al suo destino''.

E trenta anni dopo, in piena emergenza migranti, nell’Anno del Giubileo della Misericordia ed alla vigilia della cerimonia di canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta, il suo ricordo, il suo messaggio, acquistano nuovi significati e forniscono ulteriori stimoli.

 

 






Facebook Twitter Rss