ANNO 14 n° 111
Treni in ritardo, i pendolari stimano oltre 21 mila euro di danni al giorno
Con l'ennesimo guasto nella Tuscia i viaggiatori hanno calcolato i costi
18/02/2018 - 07:30

ORTE – Treni cancellati, ritardi di oltre due ore. L’odissea quotidiana dei pendolari sembra non finire mai causando gravi disagi a chi ogni giorno utilizza il trasporto ferroviario per recarsi al lavoro, a scuola o all’università. E dopo l’ennesimo guasto, verificatosi sugli impianti elettrici della linea direttissima tra Orte e Civitella D’Agliano che ha causato lo scorso giovedì un ritardo di 180 minuti per la corsa dell’Intercity 581, i pendolari si sono messi a fare i conti per capire a quanto ammontassero i danni per l’assenza di quel treno. Oltre 21 mila euro al giorno: è questo il risultato delle loro stime.

Sull’Intercity 581 viaggiano ogni giorno circa 800 pendolari da Orvieto, Chiusi e Terontola. Un numero importante di persone che giovedì 15 febbraio ha dovuto affrontare l’ennesimo disagio, provocato stavolta dagli inconvenienti tecnici sugli impianti tra Orte e Civitella D’Agliano. Il guasto alla linea direttissima della Tuscia, al quale si è aggiunto un problema nella preparazione del treno a Firenze, ha perfino costretto centinaia di pendolari orvietani a raggiungere con la propria auto la stazione di Orte. Un tragitto che è costato il pedaggio dell’autostrada, la benzina, il parcheggio e il biglietto per un altro treno che li portasse a Roma Termini giungendovi comunque con 40 minuti di ritardo e perdendo circa un’ora di lavoro.

Ma quanto costa ai pendolari il ritardo di un treno? A rivelarlo è il Comitato Roma-Firenze che in una nota spiega: ''Circa 200 o 300 viaggiatori dalle stazioni di Terontola, Arezzo, Chiusi e alcuni dalla stazione di Orvieto sono arrivati a Roma Termini alle 11.17 con 180 minuti di ritardo: una stima di circa altre 750 ore di lavoro complessive perse. In totale 800 ore di lavoro mancate nei settori più vari: scuola, banche, università, istituzioni, enti, associazioni. Il costo medio di un'ora di lavoro in Italia era nel 2017 di 27 euro – proseguono -. Parliamo quindi di 21.600 euro, in termini di soli costi del lavoro, per un solo treno, persi in una sola mattina su una delle infrastrutture strategiche del Paese. Capiremo meglio nelle prossime ore cosa è successo di preciso - concludono sconsolati - di fatto sappiamo quanto la Roma-Firenze, in particolare nel tratto fra Orte e Settebagni, sia una linea sovraccarica di treni. A quando un utilizzo più razionale ed efficiente della linea che consenta a tutti i cittadini di usufruire di una infrastruttura strategica per il nostro territorio e per il Paese?''.






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