ANNO 14 n° 115
Treni cancellati sulla Roma-Viterbo,
l'Atac deve fare i conti con l'Antitrust
08/12/2016 - 04:08

VITERBO – (i.m.) Forse arriva un po’ di giustizia per i pendolari viterbesi, e non solo, che ogni giorno si trovano ad affrontare la guerra contro i trasporti sempre più inefficienti delle linee ferroviarie Roma-Viterbo e Civitacastellana-Viterbo. L’Antitrust, autorità garante della concorrenza e del mercato, ha avviato infatti d’ufficio un procedimento istruttorio nei confronti dell’Atac, azienda che si occupa dei trasporti pubblici nella e per la Capitale. La causa è sotto gli occhi di tutti coloro che quotidianamente viaggiano e che quotidianamente sono alle prese con i ritardi dei treni e con le cancellazioni improvvise di corse ferroviarie.

Da una nota dell’Antitrust si legge infatti che le contestazioni riguardano: ''la sistematica e persistente soppressione delle corse programmate sulle linee ferroviarie Roma-Lido di Ostia, Roma-Giardinetti-Pantano e Roma-Civita Castellana-Viterbo, soprattutto nell'ultimo biennio. Tale soppressione sarebbe avvenuta in larga misura non per cause esogene e occasionali, ma per motivi riconducibili alla gestione e organizzazione del servizio da parte di Atac''.

L’autorità garante, in collaborazione con il suo nucleo speciale della guardia di finanza, ha già ispezionato la sede romana dell’Atac e segnalato il problema alla regione Lazio, ente che avrebbe già dovuto, per competenza territoriale, intervenire e sanzionare l’azienda, nonché avviare un bando di gara per individuare un gestore dei trasporti maggiormente efficiente.

''La mancata effettuazione delle corse programmate in base al contratto di servizio con la regione Lazio, come risultanti dall'orario diffuso presso le stazioni e attraverso il sito internet – continua la nota dell’Antitrust -, potrebbe aver ingannato i consumatori in merito alla effettiva disponibilità del servizio, alterandone le scelte sul mezzo di trasporto da utilizzare e gravandoli dei disagi derivanti dalla soppressione delle corse. Atac non avrebbe preventivamente e tempestivamente informato i consumatori riguardo alla impossibilità di effettuare parte delle corse programmate, pur essendo a conoscenza delle ragioni sistematiche che avrebbero potuto causare la soppressione delle stesse. Tali condotte ingannevoli e omissive potrebbero violare gli articoli 21 e 22 del codice del consumo''.

''Con la riduzione del numero e della frequenza delle corse – si legge ancora nella nota - rispetto a quanto stabilito dal contratto di servizio, per motivi non riconducibili a cause di forza maggiore, l'azienda sarebbe venuta meno al rispetto degli standard di diligenza professionale richiesto a un concessionario di un servizio pubblico nella gestione di linee essenziali di trasporto pubblico per la mobilità cittadina, in violazione dell'articolo 20 del codice del consumo''.

Riguardo invece alla mancata presa di posizione e agli inesistenti provvedimenti, da prendere in questi casi, da parte dell’ente regionale, l’Antitrust denuncia anche un altro fatto: ''Nella segnalazione inviata alla regione Lazio si cita la recente deliberazione regionale n. 437 del 26 luglio 2016 con la quale è stata rigettata una proposta di finanza di progetto, presentata nel giugno 2014 da una costituenda associazione di imprese per l'affidamento in concessione della progettazione, costruzione e gestione dell'infrastruttura di trasporto ferroviario lungo la linea Roma-Ostia. Tale decisione della Regione, di fatto – conclude la nota -, ha determinato il mancato sfruttamento di un'opportunità competitiva volta proprio a intervenire in maniera migliorativa sulla più importante, e allo stato maggiormente carente, delle tre linee lungo cui sono offerti i servizi oggetto del procedimento dell'autorità''.






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