di Irene Minella

VITERBO – Tre pneumatici squarciati in soli dieci minuti. Sulla Cimina buche profonde più di 15 centimetri che insistono sull’asfalto creando gravi danni agli automobilisti in circolazione.

''Quando sono stato costretto a fermarmi per cambiare la ruota, dopo l’impatto con le buche, – racconta a Viterbonews24 il conducente di uno dei veicoli – mi sono accorto che poco più avanti era un’altra auto accostata. Il ragazzo alla guida, sceso anche lui dalla vettura per sostituire la gomma perforata, mi ha detto che aveva appena incontrato un altro automobilista che aveva avuto il nostro stesso incidente''.

La strada provinciale Cimina sembra diventare ogni giorno più pericolosa. La pioggia insistente di questa settimana poi ha peggiorato la situazione. L’asfalto, già ampiamente danneggiato dai fenomeni atmosferici e dalla scarsa manutenzione, si allaga facilmente creando, al passaggio delle auto, quel fenomeno conosciuto dagli automobilisti come aquaplanning. La pioggia inoltre contribuisce ad allargare le buche presenti e numerose sul manto stradale. Buche che diventano crateri profondi più di 15 centimetri e che, colmi di acqua piovana, sono difficili da schivare soprattutto in un tratto stradale molto trafficato.

Eppure dagli uffici della Provincia di Viterbo, ente responsabile della sp Cimina, lo scorso ottobre avevano parlato di un ''reale stato di pericolo'' a causa di un manto stradale ''particolarmente deteriorato'' e quindi della necessità di ''trovare una soluzione definitiva'' dato che ''l’opera di risanamento quotidiana di chiusura manuale di buche è decisamente insufficiente e talmente ripetitiva da risultare poco economica e poco durevole''. Ma da ottobre ad oggi nessuna opera è stata messa in cantiere per sistemare il manto stradale causa di continui e gravi danni che, per fortuna, al momento hanno interessato solamente le automobili.