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Trattamenti galvanici: i vantaggi dell'anodizzazione
29/10/2020 - 10:49

Tra tutti i trattamenti galvanici, l'anodizzazione è quello che viene effettuato con maggior frequenza al giorno d'oggi per via delle sue numerose applicazioni, in ambiti anche molto differenti. Nella maggior parte dei casi, i trattamenti galvanici prevedono l'impiego di additivi chimici e soluzioni che consentono di alterare le proprietà del materiale, formando una pellicola superficiale che aderisce perfettamente e che non si nota una volta terminata la lavorazione.

In particolare, l'anodizzazione è una lavorazione che consente di migliorare la resistenza alla corrosione del metallo, rendendolo dunque più durevole nel tempo. I vantaggi di questa tecnica però sono molteplici e vale dunque andare più nello specifico, in modo da comprenderne tutte le potenzialità.

Anodizzazione: cos'è e come viene fatta

L'anodizzazione è un trattamento galvanico che viene impiegato soprattutto per migliorare le caratteristiche dell'alluminio. Mediante l'immersione del materiale in una soluzione specifica, avviene una reazione tra il metallo e l'ossigeno che determina la formazione di ossido di alluminio sulla sua superficie.

Questo trattamento prevede diverse fasi: l'alluminio deve essere innanzitutto preparato in base alle esigenze e può dunque essere lucidato, satinato o sgrassato prima di procedere con l'anodizzazione vera e propria. Questa avviene mediante strumentazioni specifiche, che consentono di creare uno strato superficiale sul materiale, in grado di proteggerlo dagli agenti esterni e in particolare dalla corrosione. In ultimo, l'oggetto viene impermeabilizzato ed oliato, in modo da rimuovere la polvere di fissaggio residua.

I vantaggi dell'anodizzazione dell'alluminio

I vantaggi di questo trattamento galvanico sono diversi, anche se principalmente l'anodizzazione viene effettuata per rendere il materiale più resistente e duraturo. Vediamo però nel dettaglio perché tale lavorazione è ancora molto richiesta e quali sono gli effettivi vantaggi che può offrire.

Aumenta la resistenza alla corrosione del materiale

Come già abbiamo accennato, l'anodizzazione migliora la resistenza alla corrosione di un materiale come l'alluminio, che è suscettibile a tale processo con il passare del tempo. Grazie alla presenza di un sottile strato superficiale composto da ossido di alluminio, in seguito a tale lavorazione qualsiasi oggetto risulta maggiormente durevole e meno esposto al rischio di corrosione.

Aumenta la resistenza all'usura e all'abrasione dell'alluminio

L'anodizzazione è utile anche per migliorare la resistenza all'usura e all'abrasione del materiale, sempre per la stessa ragione. Lo strato superficiale consiste in una sorta di protezione, che ne aumenta inevitabilmente la durata e la longevità.

Aumenta l'isolamento termico dell'alluminio

L'alluminio anodizzato risulta anche più isolante rispetto al materiale che non ha subito questa lavorazione. Anche questo è indubbio vantaggio, che consente all'anodizzazione di trovare applicazione anche in campo edile, per la realizzazione di infissi.

Aumenta la durezza del materiale

Questa lavorazione conferisca all'alluminio anche una maggior durezza, dovuta alla presenza di uno strato superficiale che presenta caratteristiche più performanti.

Non incide sulle dimensioni dell'oggetto

Mediante l'anodizzazione viene a formarsi uno strato sulla superficie dell'alluminio, che però non impatta in alcun modo sulle dimensioni dell'oggetto trattato. La pellicola di ossido di alluminio infatti ha uno spessore minimo, che può andare dai 5 ai 25 micron e che quindi non incide da questo punto di vista. L'ingombro dell'oggetto rimane il medesimo.






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