VITERBO – Un trasporto impeccabile, dopo due ore di fatica e sudore, Gloria è tornata a casa. Nel piazzale di fronte al monastero di Santa Rosa. E sono abbracci. E sono lacrime. Di una gioia incontenibile. Perché è questo il momento di festeggiare. Perché come ogni anno, i facchini, i leoni della piccola Rosa, hanno compiuto il miracolo. Portando a spalla, in trionfo per le vie della città, l’enorme Macchina ideata e realizzata da Raffaele Ascenzi. ''E' stato un trasporto eccezionale - ha commentato a caldo - Raffaele Ascenzi - Gloria rappresenta l'armoria: l'armonia del sodalizio, del costruttore, dell'ideatore e della nuova amministrazione comunale''.

51,45 quintali di luci, emozione e devozione, Gloria è pronta per essere ammirata dall’intera città, dopo che, tra due ali di folla, ha squarciato il buio delle vie del centro storico, incantando grandi e piccini. Ad ogni sosta.

Dopo la prima grande emozione del ''Sollevate e fermi!'', urlato a squarciagola dal capofacchino Sandro Rossi a San Sisto alle 21.24, il miracolo si è compiuto per altre cinque volte. A piazza Fontana Grande, al Plebiscito, a piazza delle Erbe, alla chiesa del Suffragio e a piazza Verdi. Poi l’ultima, grande fatica, prima di poggiare la Macchina definitivamente sui cavalletti di fronte al monastero di Santa Rosa.

Sono le 23.20 e i facchini si preparano ad affrontare il tratto più difficile del percorso: la salita. Da compiere tutta d’un fiato, di corsa. Aiutati solo da loro stessi. Dalla forza delle centinaia di braccia e spalle.

Ed è alle 23.22 che si può tirare un sospiro di sollievo. La fatica è ormai un ricordo lontano. C’è solo spazio per l’emozione e la felicità: tutto è andato come da copione. Nessun intoppo, nessun tentennamento. Anche per il 2018 un trasporto impeccabile.

Per Giovanni Arena è stato il primo trasporto da sindaco. ''E' stata una liberazione, sono molto emozionato - ha detto Arena - sono stati giorni anche di tensione. E' andato tutto bene e sono molto contento''. (CLICCA QUI PER VEDERE L'INTERVISTA)