ANNO 14 n° 88
Tpsa, personale
sul piede di guerra
Cigl, Cisl e Uil: ''Pronti a occupare
la sede del Comune di Tuscania''
01/09/2015 - 19:06

TUSCANIA - Sempre sul fronte sindacale, sul piede di guerra dipendenti del Consorzio Tspa di Tuscania. Con una nota inviata da Cgil Fp, Cisl Fp e Uil Fpl, al presidente del Consorzio stesso, al prefetto e ai sindaci di Tuscania, Arlena di Castro, Piansano e Tessennano, viene comunicato che 'a partire 12 settembre il personale del Consorzio Tspa occuperà in modo permanente la Sede Comunale di Tuscania'.

Alla base della protesta la situazione economica del Consorzio. Nel corso di un'assemblea di qualche giorno fa, i lavoratori e le organizzazioni sindacali avevano sottolineato come, a distanza di un mese dalla proclamazione dello stato di agitazione, non si erano ancora registrate novità.

''Il Comune di Tuscania, che detiene il 97% delle quote partecipative del Consorzio - sottolineano Cinzia Vincenti (Cgil), Renato Trapè (Cisl) e Lucio Corbucci (Uil) - pur avendo regolarmente fruito dei servizi (mensa, servizi sociali, scuolabus, teatro e biblioteca), non ha ancora liquidato alcunché del proprio debito (oltre 400mila euro) relativo al saldo consuntivo 2013 e 2014 oltre all’anticipazione del 2015. A tutt’oggi non si conoscono le ragioni di questo vergognoso ritardo e si continua a rimpallare la responsabilità tra il sindaco e la segretaria sull’esistenza di un fantomatico problema tecnico che non è dato sapere''. E ancora: ''Il perdurare di questa situazione sta di fatto bloccando il regolare svolgimento di alcuni servizi importanti, soprattutto per i cittadini più bisognosi, in particolare la mensa per la mancanza di elementi fondamentali (olio, pesce, ecc.) che le ditte creditrici non forniscono più. Inoltre anche il mezzo per il trasporto dei pasti a domicilio è privo di carburante;. Infine non è più tollerabile che non venga erogato lo stipendio al personale dipendente con gravissimo nocumento per i lavoratori e per le loro famiglie''.

I sindacati aggiungono anche che ''ogni utile tentativo, esperito sia per le vie brevi che formalmente, per chiarire e risolvere questa grave ed incresciosa vicenda è risultato vano, né rappresentanti del Consorzio né del Comune hanno dato risposte o soluzioni, l’assemblea ha dato mandato di organizzare tutte le necessarie iniziative di mobilitazione e di protesta'. 'Qualora la situazione - è la dura conclusione - non dovesse sbloccarsi, la protesta continuerà con ulteriori azioni, previa preventiva informazione nel rispetto delle regole vigenti''.







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