ANNO 14 n° 79
'Tossicodipendenza'
Giornata lions sulla prevenzione delle tossicodipendenze nelle scuole superiori
Serena
13/03/2017 - 12:33
di Serena D'Ascanio

A cura del Dr Alessandro Masella

Civita Castellana - Nella Sala delle Conferenze dell’Istituto Suore Francescane, si è svolta l’importante iniziativa, coordinata dal Club Lions “Falerii Veteres” di Civita Castellana (presidente il prof. Franco Chericoni), sulla prevenzione delle tossicodipendenze nelle scuole superiori della cittadina falisca.

Il convegno, moderato dai soci lions dottori Luigi Aquilanti e Loreto Carosi, ha visto importanti relatori: la dott.ssa Maria Luisa Capuano ha trattato il tema “Le droghe che cosa sono? Definizione delle principali droghe d’abuso e loro dosaggio”; il prof. Alessandro Masella ha relazionato sul tema scientificamente scottante “Droga - Cervello - Mente. Come gli effetti delle sostanze stupefacenti alterano il sistema nervoso centrale e la coscienza”; il dott. Santo Laganà ha affrontato l’argomento “Casi clinici: come intervenire in urgenza nell’abuso di stupefacenti”.

“Il problema è attualissimo e drammatico” - ha riferito il Preside degli Istituti, intervistato - “la droga viene assunta da molti ragazzi delle superiori in età sempre più giovane”.

La conferenza si è prospettata da subito molto interessante e gli studenti, accompagnati dai loro insegnanti, hanno mostrato la massima attenzione.

Dopo l’ampia disamina delle sostanze stupefacenti più comuni, fatta dal dott.ssa Capuano, il prof Masella ha appassionato la platea parlando degli effetti delle droghe sul SNC, in particolare sulla memoria.

Ci si droga perché si cerca il piacere - ha detto - o meglio una scorciatoie verso sensazioni illusorie di piacere.

Il centro del piacere cerebrale (nucleus accumbens) si trova nella circonvoluzione limbica, area profonda dell’encefalo, presente in tutti i mammiferi.

Le droghe infatti - ha riferito il relatore - danneggiano le strutture cerebrali implicate nel ragionamento; con il loro uso cala attenzione, apprendimento, coordinamento motorio nella reattività, processi decisionali e capacità di giudizio. Questo perché il cervello dell’adolescente è vulnerabile in quanto non ancora maturo. Ci può essere un ritardo nella maturazione della corteccia prefrontale e nello sviluppo del sistema limbico perfino a seguito di uso sporadico della cannabis. Le droghe lasciano sempre un’impronta neuro-cognitiva e mnesica sul SNC dell’uomo.

Il relatore ha terminato dicendo che l’uso di qualsiasi droga interferisce con il normale funzionamento cerebrale, alterando percezioni, pensieri, azioni, ricordi. Occorre forza di volontà per smettere di drogarsi, ma attenzione, la forza di volontà risiede nella corteccia del lobo frontale; le sostanze che distruggono i neuroni frontali diminuiscono anche la volontà e ciò risulta ancora più marcato se l’uso di droghe avviene in una persona di giovane età, il cui cervello è ancora in fase di maturazione! Il cervello infatti comincia il suo sviluppo acquisendo gli stimoli del mondo esterno a partire dalla nascita, ma completa tale processo solo dopo i 20 anni, con grande variabilità individuale. Masella, citando Eraclito, ha concluso dicendo che bisogna sperare l’insperato, nel senso che, con la consapevolezza del rischio, non bisogna mai entrare nel tunnel della droga, o uscirne al più presto.

Il dott. Laganà ha infine trattato il tema della terapia di urgenza nelle overdose da oppioidi che spesso creano problemi di notevole rimarco nei Pronto Soccorso e nelle Terapie Intensive.

 

 






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