VITERBO – Stava tornando da un rave party a Manciano, con un vero e proprio tesoro nascosto nelle mutande. Diciotto confezioni di droga, tra eroina e sostanze sintetiche, pronte allo smercio o all’utilizzo privato.
A rovinare la festa ad un 26enne di Lecce, però, ci hanno pensato i carabinieri di Canino, che, martedì scorso, durante un normalissimo posto di blocco a Vulci, insospettiti dal camper su cui il ragazzo viaggiava assieme ad altri quattro amici, hanno deciso di approfondire i controlli.
Uno, due, tre e quattro. Niente da segnalare. Fino ad arrivare all’ultimo, che, invece, qualcosa da nascondere ce l’aveva, eccome. Il giovane, classe 1990, dovrà rispondere ora di detenzione di sostanze stupefacenti: la droga, che i carabinieri hanno ritrovato nei suoi slip, non farebbe pensare allo spaccio, quanto piuttosto ad un uso privato. Minime quantità, ma diverse tipologie.
Fermato e arrestato, il ragazzo è stato processato per direttissima questa mattina davanti al giudice monocratico Silvia Mattei. A difenderlo l’avvocato Luigi Mancini, che ha optato per un rito abbreviato: si tornerà in aula il 16 novembre per la discussione.
Nel frattempo, per il 26enne non sono state disposte misure cautelari. Sarà libero, quindi, fino al giorno della sentenza.