ANNO 14 n° 111
Tomba Alessandro IV, il progetto sbarca negli Emirati Arabi
22/11/2013 - 02:00

VITERBO -  I primi risultati della ricerca volta ad individuare il luogo dove è nascosta la tomba di Papa Alessandro IV saranno presentati a partire dal prossimo fine settimana negli Emirati Arabi, all’interno di un importante convegno internazionale di studi geofisici ed archeologici.

Dal 24 al 27 novembre si svolgerà infatti il “Second International Conference on Engineering Geophysics”, dove saranno presenti atenei e istituti di ricerca provenienti da tutto il mondo e dunque in rappresentanza della comunità scientifica internazionale.

All’interno della conferenza ci saranno esclusivamente quattro interventi in materia archeologica: ad aprire i lavori saranno i ricercatori del Museo Nazionale Arabo di Al-Ain, seguiranno poi l’Università Sorbonne di Paigi e l’Istituto Francese di Archeologia Orientale (Ifao) i quali illustreranno le indagini svolte in Egitto. Il terzo intervento sarà condotto dall’Imperial College di Londra e dall’Università di Birmingham che parleranno di un progetto di ricerca archeologica condotto nel Sultanato dell’Oman.

L’intervento dedicato al Pontefice “viterbese” sarà presentato dall’Istituto “Alessandro IV”, dalla Società Stega – Studio di Geologia Applicata – del professor Giuseppe Pagano, in collaborazione con l’Università “La Sapienza” di Roma, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ed il Cnr.

Alla conferenza interverranno l’archeologo Alberto Pichardo Gallardo, direttore del progetto, insieme ai geologi della Società Stega, Stefano Floris e Matteo Pelorosso, ai quali sarà affidato il compito di illustrare i risultati dei lavori svolti nel territorio viterbese.

Il punto di forza che ha permesso al Progetto Papa Alessandro IV di partecipare alla conferenza è certamente il valore scientifico di un sistema di ricerca innovativo, sperimentato per la prima volta al mondo. Le indagini sono state condotte infatti attraverso il confronto di otto metodologie di analisi geofisiche diverse, con l’impiego di dieci macchinari.

La conferenza rappresenta un’opportunità unica per instaurare nuove collaborazioni con Atenei ed Istituti di ricerca internazionali interessati a contribuire a questo ed altri ambiziosi progetti che verranno intrapresi nel territorio dall’Istituto Alessandro IV, insieme alla società Stega e alle Università di Roma e Firenze.

“Fino ad oggi è stato eseguito appena un terzo del lavoro preventivato sul colle del Duomo. - ha dichiarato Pichardo - Il progetto prevede l’utilizzo di un numero maggiore di macchinari e metodologie di studio. Con questi risultati ancora parziali e con le poche risorse avute a disposizione abbiamo vinto un difficilissimo concorso per partecipare alla Conferenza negli Emirati Arabi. Tutto questo - conclude - grazie al livello di eccellenza della nostra ricerca”.

 





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