ANNO 14 n° 116
''Tiffany morta nel
punto non a rischio''
Per la difesa č stata una disgrazia
Sentenza fissata a novembre
01/07/2016 - 02:00

VITERBO – (b.b.) Nel punto in cui la cavalla Tiffany ha perso il controllo, andandosi a schiantare contro una paratia di ferro, non doveva esserci nessuna protezione. Nessun tipo di imbottitura. Lo sostiene il responsabile dell’ufficio tecnico di Ronciglione, Pino Cruciani, ex indagato per la morte della puledra nel palio del 2011 e oggi testimone nel processo a carico del sindaco Massimo Sangiorgi e del presidente della pro loco Luciano Camilli.

''Il tragitto delle corse a vuoto non è rettilineo né omogeneo, è interamente delimitato da paratie in ferro ancorate al terreno. Solo in tre punti sono previste imbottiture per attutire gli eventuali colpi dei cavalli – ha spiegato – e sono i più pericolosi, dove in passato si sono verificati incidenti.''.

E quello in cui Tiffany ha perso la vita, dopo esseri recisa la giugulare con la transenna di ferro, non era uno di questi. ''È uno spazio aperto, uno dei più ampi del percorso'', ha continuato. Nessuno poteva prevedere. O comunque, la decisione di mettere in sicurezza solamente alcune aree non era soggettiva: ''Seguivamo le linee guida della commissione spettacolo. – ha proseguito - Avevamo delle direttive specifiche su dove posizione le barriere ammortizzanti o come allestire il percorso.''.

Un percorso misto tra asfalto e sanpietrini che per il palio 2011 non avrebbe dovuto essere coperto da terriccio, così come la Regione Lazio, competente in materia di pali storici, aveva stabilito.

''Sicuramente su un fondo interrato si riduce la possibilità che i cavalli in corsa perdano l’equilibrio. Ma Tiffany non è scivolata. Tiffany è letteralmente piombata sulla paratia, come se non si fosse accorta del muro che aveva davanti'', ha sottolineato il consulente di parte Giuliano Germano.

No, secondo il veterinario, la sua morte non può essere collegata al fondo scivoloso del percorso. Così come il palio non può intendersi forma di maltrattamento degli animali. L’accusa mossa ai due imputati.

A novembre la sentenza.





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